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posted: 22.09.2020 @ 11:37

Futurista nell'anima: intervista a Mafarka Home Video

Una nuova label specializzata in horror europei e cult italiani

Davide Z reporting...

 Ogni qual volta un nuovo editore decide di accettare la sfida e affacciarsi sul mercato italiano dell'home video, l'appassionato sorride!

 La scena, per fortuna, si è ripetuta spesso negli ultimi anni e qui su dvdweb abbiamo così potuto monitorare l'attività di marchi come Penny Video/Opium Visions, Shockproof, Midnight Factory, Movies Inspired e Home Movies. Oggi al “carniere” possiamo aggiungere un nuovo nome, quello di Mafarka Home Video!

Futurista nell'anima: intervista a Mafarka Home Video


 Ispirandosi all'omonimo romanzo di Marinetti, la label immagina una proposta che, in un mercato “prudente” come quello italiano è davvero futurista: Mafarka punta infatti principalmente sul blu-ray e su titoli inediti e di culto, spaziando dagli horror europei ai generi italiani, con edizioni di pregio.

 Mentre scriviamo è in corso l'uscita del loro primo titolo, l'horror francese (inedito, appunto) La nuit de la mort! (da noi La notte della morte!), diretto nel 1980 da Raphael Delpard e incentrato sulle disavventure di un'infermiera in una casa di riposo i cui occupanti non sono quello che sembrano. Le atmosfere le possiamo già assaporare da questo bizzarro trailer presente in rete:



 L'edizione si presenta di tutto rispetto, con nuovo scan 2K del film realizzato da OB Films, sottotitoli in italiano e inglese e un'ora di extra, divisa in due interviste al regista e all'attrice Isabelle Goguey.

 Naturalmente però volevamo saperne di più e per questo abbiamo intervistato il fondatore Francesco Aliberti, con cui abbiamo parlato del mercato internazionale dell'home video e dei progetti futuri.

Buona lettura e buone visioni!
 
Sommario...
 . Prima parte: Il confronto con i grandi
 . Seconda parte: La sfida degli indipendenti
 . Terza parte: Horror europei e cult italiani
 


 Si comincia con...


Prima parte: Il confronto con i grandi
 
Ciao Francesco e benvenuto su dvdweb. Raccontami un po' i tuoi inizi.


 Grazie a voi per l'invito! Ho fondato quattro anni fa la mia società, la Mafarka Film srl, con cui ho prodotto il film Curse of the Blind Dead di Raffaele Picchio, che deve ancora uscire. Poi ne ho co-prodotto un altro, Fuck You Immortality, di Federico Scargiali, che poi ha cambiato titolo in Can't Kill This ed è uscito in America con una distribuzione abbastanza importante. Arriverà in Italia prossimamente.
 
Visto che lo hai citato – e che stai parlando con un fan sfegatato della quadrilogia dei resuscitati ciechi di Amando de Ossorio – dimmi qualcosa in più su Curse of the Blind Dead.

 Il film è pronto, lo abbiamo consegnato alla distribuzione internazionale allo scorso Festival di Berlino, in pratica una settimana prima dello scoppio dell'emergenza sanitaria. Chiaramente proprio la pandemia ha fatto saltare alcuni eventi esteri su cui puntavamo per un'anteprima internazionale, ma prevediamo delle proiezioni entro fine anno in alcuni festival italiani, su cui però non posso ancora rivelare nulla. Naturalmente ci sarà poi l'anno prossimo anche l'uscita home video. Del film, oltre che produttore, sono pure co-autore del soggetto, sebbene non accreditato.


 
E relativamente ai suoi contenuti?

 Il film è stato fatto per essere molto vicino alla quadrilogia originale. Come si può già notare dal trailer, gli effetti speciali sono quindi pratici e “artigianali”, mentre la cgi è stata usata più che altro per i fondali o gli establishing shot, mai per le scene horror vere e proprie che sono tutte eseguite “dal vero” con marionette e tanto sangue. Poi è stata una grande soddisfazione poter lavorare con Fabio Testi, tornato a girare un film dopo molti anni, che per la prima volta fa un ruolo da cattivo: è un macellaio in una prigione di psicopatici. Lo staff tecnico è fatto da gente molto brava e preparata, che ci ha permesso di ottimizzare un budget ridotto. La post produzione è stata molto lunga, proprio per ottenere il miglior prodotto possibile.
 
Una curiosità: il nome della società rappresenta un omaggio al romanzo di Filippo Marinetti, Mafarka il futurista?

 Sì, è uno dei miei romanzi preferiti, sono un grande amante di Marinetti e mi sento un “futurista nell'anima”! Perciò ho deciso di tributare un sentito omaggio a quell'opera. Inoltre il nome “Mafarka” ha un bel suono, ricorda proprio una label cinematografica, come può essere la “Medusa Film” ad esempio.


 
Come nasce quindi Mafarka Home Video?

 Completata la post produzione di Curse of the Blind Dead mi sono dedicato a questo progetto, che nasce come costola dell'attività generale della società. L'ispirazione viene da label straniere come Arrow, Severin o Blue Underground che si occupano di recuperare cult del cinema europeo e italiano degli anni Settanta e Ottanta. Le edizioni saranno perciò molto curate nel packaging, nella lavorazione e nei contenuti, con poche uscite distribuite durante l'anno, a una distanza di circa due/tre mesi l'una dall'altra.
 
Hai citato dei marchi che rendono il confronto molto “impegnativo”!

 Sì, assolutamente! Per darti un'idea, per i case in cui sono contenuti i dischi usiamo le Scanavo, tipiche delle edizioni Criterion, che sono molto più eleganti delle tradizionali Amaray. L'authoring viene fatto in Germania da una società che collabora anche con realtà come Turbine o la Koch Media tedesca e che ha realizzato encoding abbastanza “spaventosi”, basti pensare che per la nostra prima uscita abbiamo mantenuto un bitrate da 40 Mbps quasi fisso. Gli extra, infine, sono commissionati a specialisti del settore. Chiaramente, essendo appena nati, non abbiamo la presunzione di metterci allo stesso livello di queste realtà che hanno già una storia molto consolidata alle spalle, ma il loro resta un modello di riferimento.


Seconda parte: La sfida degli indipendenti
 
A proposito del confronto con le label più celebri, all'interno di queste realtà ci sono delle differenze abbastanza marcate. Ad esempio Arrow si dedica a film sì di culto, ma che interessano un bacino di appassionati abbastanza tradizionale. Invece la Severin scava davvero “nel torbido”, proponendo titoli assurdi, come ha dimostrato con l'incredibile cofanetto dedicato ad Al Adamson.


 Cofanetto splendido che sto vedendo proprio in questo periodo e che prova come in America ci sia un mercato davvero ricettivo. Dopotutto consideriamo come un'uscita del genere, dedicata a uno dei peggiori registi di sempre, sia andata esaurita nelle 4000 copie di tiratura in neanche un mese! Purtroppo in Italia non si potrebbe mai proporre una cosa del genere: se magari ci si provasse con uno dei “nostri” registi, cito solo per fare un esempio Nando Cicero, non ci sarebbe nessuna certezza di esaurire le scorte. Quindi la nostra sfida è doppia: iniziamo in un momento di forte contrazione dell'offerta, infilandoci inoltre in un mercato che praticamente non esiste, quello del cinema di genere con edizioni di qualità. Basti pensare che da noi un titolo famosissimo come Profondo rosso è uscito in Blu-ray da poco, con un'edizione scarna, laddove all'estero è presente in un alto numero di proposte molto ricche.


 
Ciononostante, è un periodo in cui c'è fermento, proprio grazie agli indipendenti, come Penny Video, Shockproof, Movies Inspired o Home Movies. Tutte realtà che stiamo “monitorando” con queste interviste, in un momento in cui le major sembrano aver alzato bandiera bianca rispetto al supporto fisico.

 Sono molto contento di questo fermento. È in corso una vera e propria “new wave” di home video indipendente, che non nascondo sia anche uno dei motivi che ci hanno spinto a provare. Sono e siamo realtà piccole che stanno dimostrando quel coraggio del rischio che ormai manca alle major. Aggiungerei anche la Tetro Video e soprattutto la Mustang, che è una realtà più grande e sta realizzando dei Blu-ray di eccellente qualità, come quello di Sapore di mare. Alla fine quanti più titoli riescono a uscire, meglio è per gli appassionati.
 
Vicino a noi mi sembra che la Germania sia al momento fra i paesi europei più coraggiosi per qualità e varietà delle proposte.

 È vero, pur con i dovuti distinguo, perché ad esempio gli Stati Uniti con realtà come Criterion, che ogni mese sforna tanti film, restano un modello irraggiungibile. La Germania punta molto sul packaging, ad esempio con i mediabook dedicati ai film italiani, che spesso hanno cover diverse. Noi non faremo cose del genere, ma cureremo in ogni caso la grafica, grazie al lavoro di Giorgio Credaro, che è molto bravo oltre che un amico, siamo delle stesse parti. Gli appassionati italiani lo conoscono già per i suoi lavori sulle collane di Home Movies.


 
Mi chiedevo proprio se ci fosse stata in qualche modo un'intercessione di Home Movies per la creazione della label.

 In effetti inizialmente la label doveva nascere come collana di Home Movies, frutto della collaborazione tra me e Giacomo Ioannisci, altro carissimo amico. Poi il passaggio di proprietà a DigitMovies ci ha fatto decidere di comune accordo di accantonare il progetto congiunto. Così ho creato Mafarka Home Video da solo, anche se con Giacomo resta l'amicizia e la collaborazione legata alla vendita dei titoli attraverso i suoi canali.


Terza parte: Horror europei e cult italiani
 
La prima uscita di Mafarka Home Video è La notte della morte!, parlamene un po'.


 È un film horror francese inedito che in pochi conoscevano (altri invece mi hanno scritto subito perché aspettavano da anni un'edizione italiana!) e che ci sembrava un ottima proposta sia per testare la curiosità del mercato che per l'ottima qualità del restauro 2K eseguito dai detentori dei diritti (ve ne accorgerete!). È già uscito in Francia per Le chat qui fume e in Germania per Camera Obscura, entrambe realtà che stimiamo e con cui collaboriamo. Infatti riproponiamo gli extra francesi che coprono circa un'ora di durata.


 
E dopo La notte della morte!, cosa dobbiamo aspettarci?

 La nostra linea principale, che inizierà con la seconda uscita, sarà la Italian Cult Collection dedicata a film italiani dagli anni Sessanta ai Novanta. I primi tre titoli che faremo saranno delle première mondiali in Blu-Ray (e in questo ci sentiamo, appunto, come la Arrow!). Diversamente da La notte della morte!, dove l'anteprima è “solo” italiana, quindi la nuova linea punta più in alto. Purtroppo non posso anticipare ancora i titoli, il primo sarà un gotico molto famoso (con un'inedita intervista di mezz'ora al regista ormai scomparso) e arriverà tra la fine di novembre e dicembre. Il secondo sarà un giallo e arriverà a gennaio. Il terzo, a giugno, sarà invece una commedia. Ad aprile avremo invece un film mai editato in home video al mondo: sarà italiano ma esterno alla collana Cult Collection.
 
Quindi tratterete principalmente film europei?

 Sì il target sono i film europei per la linea generale, dove troveranno spazio principalmente gli horror. Invece la Italian Cult Collection, che sarà quella principale, sarà, appunto, dedicata a titoli nostrani e spazierà fra i generi. Al momento abbiamo una lineup programmata fino a luglio 2021, con sei uscite di cui cinque dedicate ai film italiani. Prima citavamo il rapporto con le major, noi abbiamo fatto un accordo con Videa, che è comunque un grosso distributore, per alcuni film del loro catalogo. Alla fine sono strategie che fanno guadagnare entrambi, sia il piccolo editore che chi possiede i diritti.
 
Mi colpisce molto l'attenzione per il Blu-ray, un formato che in Italia ha faticato a imporsi e su cui molti distributori indipendenti si muovono con prudenza.

 Mi fa piacere che lo hai notato. È una grande sfida in effetti, il mercato italiano è molto legato al DVD e il supporto HD ha un costo di lavorazione maggiore. Abbiamo però deciso di muoverci in questo modo: i film di cui non esiste nessuna edizione (come appunto La notte della morte!) usciranno in formato combo Blu-Ray + DVD, come avviene spesso con realtà estere come la Arrow. La vera sfida, che potrà far storcere il naso ad alcuni, ma è ciò su cui puntiamo con decisione, riguarda i film che già esistono in DVD, come saranno ad esempio quelli della Italian Cult Collection. In quel caso, infatti, proporremo solo il formato Blu-Ray. Ci rivolgiamo perciò ai collezionisti, non facciamo edizioni “popolari”.


 
Forse è prematuro, ma per completezza ti chiederei anche se ci sono interessamenti per il formato Blu-Ray 4K UHD.

 Per il primo anno prevediamo uscite in Blu-Ray o combo con il DVD. C'è però un titolo su cui siamo in trattative per una possibile edizione UHD, ma è presto per parlarne. Non si concretizzerà comunque prima di un anno, sempre sperando che il pubblico ci sostenga permettendoci di continuare.
 
Per la distribuzione come vi state muovendo?

 Al momento stiamo ancora definendo la strategia, che comprenderà anche una piattaforma che gestiremo direttamente, vista la natura molto di culto dei titoli, che renderebbe più dispersiva la proposta in grossi store come Feltrinelli, fra i blockbuster delle major. Ma avvieremo anche una serie di rapporti con rivenditori o siti e-commerce, come potrebbe essere ad esempio il vostro, e negozi selezionati. Anche in questo seguiamo il modello di Le chat qui fume, che opera molto attraverso suoi canali.
 
Per concludere, la domanda di rito: perché è importante il supporto fisico ancora oggi?

 Banalmente potrei dirti che sono abbonato a tutte le piattaforme esistenti, vado regolarmente in sala, ma resto un collezionista e il piacere di possedere fisicamente un film non ha paragoni. Questo vale soprattutto per i film di culto, che passerebbero inosservati su una piattaforma in mezzo a titoli più blasonati, e su cui viene fatto invece un lavoro serio di recupero, restauro e valorizzazione. Lo stesso che vogliamo fare anche noi con le nostre uscite.




A presto con nuove, curiose anticipazioni!
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