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Chi sono oggi i grandi villain dell'horror, le nuove icone in grado di definire un'epoca e i nuovi percorsi del genere? Fra le più significative c'è sicuramente la donna cannibale della saga di The Woman!
Un personaggio che ha alle spalle una storia molto interessante, fatta di false partenze, difficoltà e rapporti difficili con produttori e pubblico, e che pure è riuscita a ritagliarsi uno spazio tutto suo nel panorama contemporaneo!
Tutto parte infatti da lontano, dagli anni Ottanta (ovviamente!), con un uomo che si chiamava Dallas William Mayr: amante dell'horror e animato da voglia di fare, il nostro le aveva provate un po' tutte, aveva fatto l'attore, il professore e sembrava aver trovato la sua via facendo l'agente letterario a New York. Il pallino di creare però non gli era mai passato e così, mentre promuoveva le opere degli altri, scriveva anche le sue, adottando il nome per cui oggi è noto e ricordato: Jack Ketchum.
Nel 1981, Ketchum riesce a “piazzare” presso Ballantine Book il suo primo romanzo, Off Season (inedito in Italia), che diventerà il “numero zero” della saga. Qui, ispirandosi a Non aprite quella porta, crea la sua famiglia di cannibali, che però non è “integrata” nel mondo come quella di Hooper, non ha una grande casa e una carriera lavorativa (o ex lavorativa) fra mattatoio e pompa di benzina. Sono dei selvaggi allo stato brado, che si muovono sulla costa est del continente americano, minacciando i “civili”.
Il romanzo ha in realtà una genesi travagliata: l'editore è interessato, ma lo trova troppo violento e l'autore è costretto a rimetterci mano. Ingenuamente, getta via il dattiloscritto originale che oggi è perduto. Nei vari tira e molla, quella che arriva nei negozi è addirittura la terza versione, frutto di ulteriori editing, ma il libro resta un oggetto “scomodo” e così viene lanciato in sordina. Ciononostante si fa notare, ancor più quando sarà recuperata la versione “non censurata” (che in realtà è la seconda stesura, per i motivi che ho scritto). La carriera di Ketchum può così decollare.
Il cinema naturalmente non resta a guardare e si fa avanti, ma la trasposizione finisce nell'inferno di sviluppo!
Ketchum prosegue quindi la carriera, ma notando che sulle copertine continuano a scrivere sempre “dall'autore di Off Season”, decide di cavalcare l'onda e creare un sequel, The Offspring, che esce nel 1991. Stavolta i cannibali, che stanno proseguendo la loro discesa lungo la costa est, si scontrano con una famiglia già lacerata dai contrasti fra la moglie e il marito violento. Nonostante l'aiuto di un poliziotto in pensione, che già aveva seguito il caso, un destino di violenza attende i vari personaggi.
Il romanzo è importante per molti motivi: intanto perché uscirà anche in Italia per Cut-Up, tradotto da Paolo Di Orazio:
E poi perché stavolta la trasposizione finalmente arriva a compimento! La dirige nel 2009 Andrew van den Houten, produttore indipendente passato dietro la macchina da presa. Nonostante le dimensioni produttive “piccole”, il film passa dall'home invasion al cannibal movie con un bel senso delle atmosfere e un uso intenso della violenza, che rispetta quel gusto della provocazione caro allo scrittore (i cannibali sono una vera famiglia e i bambini sono tutt'altro che anime belle!). Meriterebbe una riscoperta, ma in Italia è inedito!
Particolare ancora più fondamentale è che qui compare per la prima volta il personaggio a noi caro. Non ha nome e ci si riferirà a lei sempre come “la Donna” e trova una impressionante caratterizzazione nell'attrice e modella scozzese Pollyanna McIntosh, che le conferisce grande fisicità e carisma, con quei lineamenti così marcati. Un personaggio in grado di far paura ma anche di risultare attraente, in un mix esplosivo che qui si fa già notare, anche se la storia è più corale.
Oggi la McIntosh è nota per la partecipazione a The Walking Dead, ma non fatevi trarre in inganno su quale sia l'interpretazione di culto. Lo nota anche van den Houten, che decide di cambiare il finale del romanzo. Il personaggio non muore e, seppur ferito, si allontana nel bosco.
A restare particolarmente colpito dal personaggio è anche Lucky McKee, che dopo il buon esordio di May non aveva confermato le attese con Il mistero del bosco. Decide così di prendere in mano le redini della saga e, insieme allo stesso Ketchum imbastisce un progetto parallelo di un nuovo capitolo, che comprenda un film e un libro. Siamo al 2011 e l'uscita di The Woman è un vero terremoto!
Amante dei personaggi femminili controversi e complessi, McKee costruisce infatti tutta la storia sulla Donna, che viene trovata e imprigionata da un capofamiglia violento che vuole “rieducarla”, mentre maltratta la moglie e affascina il figlioletto in piena pubertà. Si crea così un complesso sistema di relazioni dove la fisicità della donna diventa un motivo attrattore che finisce per disgregare ulteriormente la famiglia apparentemente perfetta, lasciando emergere tutti i suoi segreti più sordidi.
I temi del confronto uomo/donna all'interno della famiglia, già cari a Ketchum, si uniscono così bene alle tematiche del disagio portate avanti dal regista e il film è brutale e sfaccettato! Al punto che all'anteprima al Sundance Film Festival viene accolto da urla e accuse di misoginia. Ormai l'avete capito: questa saga non ha mai vita facile!
Per fortuna il film diventa in fretta un cult-movie e stavolta arriva anche in Italia, distribuito da Koch Media in Blu-Ray:
Io però vi consiglio di non trascurare il cofanetto Arrow uscito da poco, privo di edizione italiana, ma che contiene anche Offspring insieme a tonnellate di extra! Le cover che vedete dei due film sono state realizzate da Vanessa McKee, moglie del regista, un ulteriore segnale di quanto l'edizione sia stata seguita da vicino con attenzione! ;)
Nel frattempo, la nostra storia continua e con il passare degli anni la fama di The Woman non accenna a spegnersi. I fan chiedono così a gran voce un altro capitolo! Ricordando come l'attrice, durante le riprese di Offspring, fosse prodiga di ottimi consigli e molto consapevole dell'uso della macchina da presa e della costruzione di un film, van den Houten (che resta stabilmente alla produzione) propone a Pollyanna McIntosh di dirigere il nuovo capitolo. Lei rilancia addirittura chiedendo di poterlo scrivere!
La sceneggiatura viene quindi sottoposta a Ketchum: l'autore è ormai malato di cancro e prossimo alla fine. È comunque contento che la storia possa proseguire nelle mani dell'attrice che ne è diventata il simbolo e apprezza lo script, elargendo la sua benedizione. Purtroppo non farà in tempo a vedere il film finito.
Darlin' esce nel 2019 e si incentra sulla figlia della famiglia Cleek che la Donna ha adottato dopo i fatti di The Woman. Affidata a una scuola cattolica, la ragazza avrà pure lei la sua “rieducazione” in un ennesimo scontro con il livello “istituzionale” della società. La McIntosh mantiene dunque la coerenza della saga, ma lavora sui toni rendendoli più altalenanti: il film passa da momenti bizzarri e ironici ad altri più seri in cui agisce con la furia di uno schiacciasassi mentre prosegue l'indagine sul corpo femminile come ago della bilancia nelle dinamiche del potere in atto nella realtà, motivo di attrazione ma anche elemento che si vuole controllare per esercitare l'autorità.
Darlin', come è noto, è l'uscita Midnight Factory di questo mese, non ci sono tante edizioni Blu-ray in giro quindi è un bel colpo per Koch Media. Interessante il booklet che fornisce dichiarazioni di prima mano della McIntosh sul modo in cui ha concepito e realizzato il film. Capiamo così meglio le caratteristiche distintive del film rispetto agli altri. Vediamo l'edizione in questa gallery:
Ci focalizziamo anche suk booklet, nel primo scatto affiancato a quello dell'edizione Arrow (da cui sono prese molte delle informazioni di questo pezzo):
Alla fine, pur non potendo godere in italiano di tutta la saga (libraria e filmica), resta la soddisfazione per un lavoro indipendente e di qualità che nel tempo rinnova il suo interesse attraverso vari "capitoli" in cui ogni film è diverso dal precedente, diversamente da come usa oggi dove ci si ripete e basta.
E a quanto pare ci sono altri progetti in cantiere, quindi la storia termina con il più classico “Continua”... sperando che le difficoltà nel frattempo siano finite!!
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