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posted: 12.12.2018 @ 18:43
Non aprite quella porta – parte 1: Dai Settanta al presente!
La porta è stata riaperta! L'uscita in Blu-Ray (e in 4K UHD) del classico di Tobe Hooper ha infatti riportato sotto i riflettori uno dei film fondamentali della storia dell'horror!
E, piccolo particolare nient'affatto trascurabile, rende di nuovo disponibile un classico da troppo tempo fuori catalogo, che ora possiamo goderci nella miglior forma possibile, allineandoci così ai vari paesi esteri dove si è fatto a gara per lungo tempo a produrre l'edizione migliore.
La storia editoriale italiana di Non aprite quella porta è in realtà alquanto articolata: si ricorderà che il film ha tardato un po' a uscire in DVD, ma quando finalmente si è deciso, la situazione ha decisamente “spiccato il volo” e si contano almeno quattro edizioni: Digital Studio, Quinto Piano, Stormovie (doppio disco) e Dall'Angelo Pictures (pure doppia), l'unica da noi a catalogo. Al di là del valore intrinseco delle uscite, alcune delle quali davvero pessime, un po' tutte hanno aggiunto qualcosa, fatto che nel tempo ha permesso a molti dei contenuti speciali di approdare sul suolo italico.
L'edizione Midnight Factory è dunque allo stesso tempo un recupero e un riepilogo, visto che presenta sostanzialmente tutti gli extra già editi, cui aggiunge però numerose novità di rilievo. Non siamo perciò di fronte a un cofanetto “alla Star Wars” (con solo extra inediti), ma nemmeno a un semplice recap di tutto il già fatto. Di sicuro, questo è il cofanetto “per dominarli tutti” :-)
Poiché domani è il giorno deputato all'uscita “da solo” del secondo capitolo, ne approfittiamo per una recensione/riflessione in due parti, in cui si cercherà di capire la “filosofia” alla base delle due uscite, in continuità con quanto già tentiamo di fare con le interviste alla Midnight Factory.
(Piccola nota a margine che non avevamo mai fatto: notate come la grafica esterna riprenda il meraviglioso manifesto italiano riprodotto in apertura di questa news e disegnato da uno dei Titani della cartellonistica italiana, Sandro Symeoni!)
Addentriamoci dunque dietro la porta, dove troviamo:
Disco 1 – Film in versione Blu-Ray 4K UHD
Disco 2 – Film in versione Blu-Ray Disc
Entrambi i dischi presentano 4 tracce di commento audio. A parlare sono rispettivamente:
I commenti sono tutti sottotitolati. Non so se sia un difetto della mia copia, comunque selezionando il commento dal menu, questo parte senza sottotitoli. Conviene quindi riselezionarlo con il menu pop up durante la visione ed ecco gli amati sub, ci sono davvero! :-)
L'aspetto inedito è la compresenza dei due doppiaggi italiani, quello storico (in Dolby Atmos e DTS Mono) e quello delle edizioni home video (in DTS 2.0 e DTS 7.1), con sottotitoli in italiano. Confesso di non aver mai sentito il primo, vuoi perché all'epoca dell'uscita in sala ero troppo piccolo, vuoi perché nelle varie edizioni che mi sono poi passate per le mani (no, la Quinto Piano non è fra queste!) c'era sempre il ridoppiaggio, quindi al momento non posso fare paragoni. La qualità audio sembra dare ragione al primo doppiaggio, che a dispetto del tempo presenta una maggiore spazialità.
Il video è chiaramente restaurato e i colori sono vivi come non mai, sebbene l'origine da 16mm renda il tutto ancora molto "pastoso". In questo caso rimando alle comparazioni fatte dagli utenti di AVMagazine e postate su Screenshot Comparison.
Veniamo quindi al disco 3 con gli extra:
Documentario: The Texas Chainsaw Massacre: The Shocking Truth (1h 12 min. 48 sec.)
The Shocking Truth: Scene tagliate (7 min. 41 sec.)
Off the Hook – con Teri McMinn (17 min. 02 sec.). Featurette di Dark Sky con la simpatica interprete di Pam (di cui vi segnalo anche la pagina Facebook :-)
Documentario: Flesh Wounds: Seven Stories of the Saw (1h 11 min. 42 sec.)
I due documentari lunghi erano già presenti nel DVD della Dall'Angelo e rappresentano un indispensabile replay. Forniscono infatti due visioni parallele del film, complice la realizzazione a oltre un lustro di distanza. Il primo è un lungo making of prodotto dalla Blu Underground, che vede fra gli altri molto attivo lo stesso Hooper, molto interessante per tutti i segreti che rivela sulla lavorazione. Il secondo, invece, razionalizza la materia attraverso sette diversi focus tematici (la fotografia, la casa in cui fu girato il film, il personaggio dell'autostoppista, gli attori nel frattempo scomparsi, il make up del “nonno”, il culto sul film, Gunnar Hansen e la vita dopo Leatherface). Vederli insieme permette una fruizione più completa sull'intero film, in quanto i contributi si completano a vicenda.
Da notare che The Shocking Truth ha avuto poi una "vita" indipendente, a un certo punto avevano messo in vendita persino la colonna sonora (!).
Senza arrivare a questi eccessi, da noi era accaduta una cosa del genere solo con il terzo documentario sul film, Ritratto di famiglia, venduto singolarmente e non incluso in questa edizione (quindi se l'avete tenetevelo stretto e non fate caso alla scellerata idea di usare in copertina un'immagine dal remake del 2003... :-)
Cutting Chain Saw – Con J. Larry Carroll (10 min. 47 sec.) - Intervista al montatore del film.
Intervista con Ron Bozman – Production Manager (16 min. 26 sec.)
Sebbene le interviste rischino qualche ripetizione, si tratta di un ottimo compendio ai documentari, che proseguono l'idea di una ricognizione a tutto tondo sull'opera, con vari approfondimenti e prospettive che cerchino di inquadrare il film da vari punti di vista.
Tour della casa con Gunnar Hansen – Featurette del 1993, oggi ancor più nostalgica, data la scomparsa dell'attore (8 min. 1 sec.)
Questa featurette, insieme alla parte presente in Flesh Wounds, si collega idealmente all'extra successivo:
Horror's Hallowed Grounds: The Texas Chainsaw Massacre (20 min. 21 sec.)
La mitica rubrica di Sean Clark dedicata alle location del film è il contributo più recente sui luoghi delle riprese. Collegando quindi le tre testimonianze (il tour di Hansen, Flesh Wounds e questa) potrete così scoprire come si sono evoluti quegli spazi nel tempo, e le sorprese non mancano. Confesso che questa rubrica è un vero gioiello e il fatto che Midnight Factory la stia proponendo in varie edizioni (c'è anche in Carrie e ne Il ritorno dei morti viventi) è un assoluto valore aggiunto alle sue produzioni!
Grandpaw's Tales – Con John Dugan (15 min. 43 sec.)
Anche questa intervista con il mitico nonno del film conferma la compenetrazione dei bonus e il fatto che l'edizione "dialoghi" fra le sue parti. La featurette si può infatti collegare al focus sul makeup di Flesh Wounds, fornendo un ritratto completo del lavoro che c'è dietro questa celebre maschera del film.
Trailer 40° anniversario
Trailer originale 1
Trailer originale 2
Tv Spot 1
Tv Spot 2
Tv Spot 3
Radio spots
Semplicemente mitico il Trailer 2, quello della riedizione d'epoca, che ai tempi del DVD imparai a memoria: “This is the Horror Movie to End'em All”!!!
Diversamente da quanto accaduto con altre uscite MF, i trailer non sono sottotitolati, ma non dovrebbe essere un grosso problema.
Bloopers (2 min. 21 sec.) - Gli errori sul set (con Leatherface che parla!), sottotitolati.
Photogallery (2 min. 32 sec.) - Foto di scena e dal backstage, sia in bianco e nero che a colori
Scene tagliate (25 min. 23 sec.)
Nuove scene tagliate (15 min. 07 sec.) - Un cartello iniziale ci avvisa che manca l'audio
Finale alternativo (versione italiana).
Il finale italiano, per quanto mi riguarda, è stata la vera chicca, non ricordavo affatto che da noi avessero inserito una cosa del genere! Un cartello finale che trasforma il terrificante ending del film in positivo inventando il presunto destino dei cattivi (che, peraltro, rivisto oggi cozza pure con la continuity del secondo film). Ma cosa passava per la mente dei nostri distributori?
A corredo c'è infine il booklet “ancorato” al centro del mediabook, come da prassi, in versione bilingue, a cura dei responsabili di Nocturno.
L'approccio della celebre rivista è di tipo tematico e contenutistico, fornisce curiosità parallele a quelle dei bonus video, con un taglio più culturale che cerca soluzioni originali. Ad esempio in questo caso ci si sofferma, fra le altre cose, sull'importanza del sole nel film e sui legami produttivi con il cinema porno (!), insieme a nuove dichiarazioni del regista.
L'approccio critico, insieme a quello puramente “da fan” del packaging, con riproduzione dei vari artwork con cui è circolata la pellicola nel tempo, riesce a rendere l'esperienza appagante e completa, sia dal versante collezionistico che di analisi dell'opera, e a segnare un nuovo punto in favore del supporto fisico. Perché queste cose non si improvvisano e sullo streaming decisamente non si trovano :-)
A presto con nuove, curiose anticipazioni! Ricevi GRATIS nella tua casella di posta le news dal mondo dell'intrattenimento digitale solo con DVDLog, la newsletter by DVDWeb.IT. Non perdere tempo, iscriviti subito!
Cafè 2.5 - I vostri commenti...
Non aprite quella porta – parte 1: Dai Settanta al presente!
Bellissima edizione [Non aprite quella porta – parte 1: Dai Settanta al presente!]
By: coach
Posted: 13.12.2018 @ 14:01
Confermo ogni parola, edizione maestosa in ogni aspetto, completissima in ogni particolare... Avevo l'edizione Cult Video, fotogrammi che saltavano, tagli, resa video pessima, ma col primo doppiaggio, e si, c'era quel cartello ottimistico nel finale... Continuo a sperare che ogni casa tratti i suoi film allo stesso modo della Midnight! (Quanti altri propongono un audio degli anni '70 in Dolby Atmos?)