posted: 17.10.2018 @ 14:58 |
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Il punto sui classici: nuova intervista a Midnight Factory!
Nuova intervista con la casa del male fatto bene
Parte 3 - Il suo nome è Sciotti. Enzo Sciotti!
Veniamo a un aspetto che mi sta particolarmente a cuore: da appassionato della cartellonistica e autore della rubrica Quadri del cinema ho accolto con entusiasmo la collaborazione con il Maestro Enzo Sciotti – che guarda un po' è anche il mio autore preferito. Com'è nata l'idea di fargli realizzare le cover delle edizioni?
Mi fa molto piacere, è proprio il caso di dire che abbiamo aperto quella porta giusta! :-) Anche qui devo ringraziare Manlio che conosceva Enzo da tantissimo tempo. Sentivamo che il progetto Classics aveva bisogno di una veste grafica che accomunasse i vari titoli. Naturalmente ci sono state delle eccezioni: la cover di Zombi è stata disegnata da Nicolas Winding Refn, per L'armata delle tenebre ci hanno imposto l'artwork internazionale americano...
...che è davvero un peccato, il poster italiano l'aveva disegnato proprio Sciotti e trovo sia il migliore!
Lo so, lo so... infatti abbiamo negoziato a lungo, ma alla fine non c'era margine. Lo stesso è accaduto con Carrie, di cui sono comunque molto, molto soddisfatto. Il disegno è del nostro grafico Mathias Mazzetti, di Vertigo, che si occupa con grande abilità anche dei titoli “non classici” della linea principale. Il suo apporto è per noi fondamentale. Al di là di questi casi, quando si erano affacciati ancora altri titoli come Il tunnel dell'orrore o Il ritorno dei morti viventi, facendo un brainstorming con Manlio e Stefano Traversari, responsabile home video di Koch Media, abbiamo pensato di affidare la veste grafica alla matita di un illustratore “di quegli anni”, anche se Enzo è ancora attivissimo. Così ci siamo sentiti per email, le nostre idee gli sono piaciute e ha accettato di far parte del progetto. Abbiamo chiuso velocemente, in una settimana, lui è una persona davvero fantastica e la sua firma costituisce per tutti noi un valore aggiunto.
La cover de Il ritorno dei morti viventi mi ha a dir poco commosso, trovo sia un vero capolavoro.
Siamo in due, quando è arrivato il bozzetto a matita in redazione, anche i “non addetti ai lavori” sono rimasti a bocca aperta – perché qui lavoriamo in un open space insieme a colleghi che si occupano d'altro. Per prima cosa ci arriva lo schizzo preparatorio a matita, poi la finalizzazione e infine la stampa, quindi è stato bellissimo vederlo letteralmente prendere forma e la progressione è stata migliorativa. Adoro inoltre l'effetto vintage dato dalla firma ben in vista, mi riporta alle copertine di Dylan Dog, di cui sono un appassionato collezionista.
E come mai Non aprite quella porta non lo ha fatto lui?
Anche qui purtroppo il contratto non ce lo ha permesso, rientriamo insomma in quelle situazioni che possono anche scontentare l'appassionato che non conosce i retroscena, ma che non dipendono dalla nostra volontà. Ma ti assicuro che lo stiamo facendo dedicare a cose molto potenti, e di certo non rimarrete delusi!
Qualcuno comunque ha anche criticato la cover de Il ritorno dei morti viventi perché “non aderente” al film....
Probabilmente le critiche, più che sull'aderenza alla storia, sono state per il tono molto “serio” e potente dell'immagine, in un film che è anche parecchio goliardico. Ma siamo in ogni caso di fronte a un'opera d'arte.
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