posted: 04.07.2018 @ 17:07 |
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Horror tedeschi e non solo: intervista a Home Movies!
Spasmo Video e tutte le uscite nel segno dell'indipendenza
Parte 2 – Deutschland uber alles!
Scendiamo nello specifico, andando per gradi: l'idea c'è, i distributori vi forniscono i primi titoli, e poi? Come avete pensato il progetto?
GI: Iniziamo col dire che portiamo questo cinema in Italia per la prima volta in versione ufficiale! Sono film che finora si erano visti solo attraverso le versioni, per così dire, illegali. Ho proposto la cosa ad Alex perché, oltre a essere un amico con cui mi piace lavorare e di cui mi fido, è un esperto del genere, parla bene l'inglese e ci da anche una mano a curare l'edizione, sistemando i sottotitoli. I nostri partner tedeschi, infatti, ci hanno fornito i materiali, ma spesso i sottotitoli erano fatti male, e Alex ha dovuto così riadattarli. La prima tornata di film ci è stata data con l'intenzione anche un po' di "testarci", per capire le nostre intenzioni, quindi comprende dei film più facili da sottotitolare, ma se vogliamo meno belli. La collana Spasmo Video avrà uscite trimestrali con pacchetti da 4 film e la qualità si alzerà, come ha già spiegato Alex.
Qual è l'obiettivo di Spasmo Video?
GI: L'intenzione è quella di colmare un vuoto distributivo per appagare gli appassionati dello splatter e del gore, che non sono pochi. Le prime uscite non riflettono necessariamente la totalità del progetto, con il tempo le produzioni ci conosceranno, capiranno che meritiamo fiducia e potremo proporre dei titoli più interessanti. Nel primo pacchetto abbiamo gli esordi di Timo Rose, che non sono certo i suoi capolavori, ma arriveremo anche ai suoi ultimi che sono migliori, e così tutti potranno apprezzare il percorso.
Anticipatemi qualcosa sulla seconda tornata.
GI: A Settembre avremo altri quattro film tedeschi, la trilogia di Ittenbach (formata da Black Past, The Burning Moon e Premutos: The Fallen Angel) insieme a Sex Dogz and Rock'n'roll, un film diverso, splatter ma in maniera molto digitale, che mescola all'horror anche i fumetti. Poi iniziamo ad alzare l'asticella: a Dicembre abbiamo già chiuso l'accordo per La petit mort (il primo, la Koch Media ha distribuito il secondo), Suspicion Cruelty, un film canadese girato in pellicola, che sarà l'unico doppiato e Das komabrutale duell, di Heiko Fipper, che è uno dei film più violenti che si siano mai visti.
I titoli delle altre nazioni che avete citato saranno tutti dello stesso periodo?
AV: In generale sì, ci muoviamo in una fascia temporale a cavallo tra la fine degli anni Novanta e i primi Duemila. Anche perché dobbiamo considerare che i prodotti underground odierni sono di un livello più alto, volente o nolente, data la maggiore accessibilità a mezzi di ripresa più professionali e all'uso del digitale, anche per quanto riguarda gli effetti. Diciamo che i titoli più attuali sono al confine tra il prodotto underground e quello indipendente vero e proprio, che non è quello che a noi interessa. Stiamo cercando, insomma, di dare un taglio coerente alla collana.
GI: La collana è dedicata alla cinematografia splatter internazionale: già nel primo pacchetto abbiamo un film svizzero, Deuteronomium, che poi è il più bello dei quattro e quasi nessuno conosceva in Italia.
Come vi coordinate tra voi? Possiamo dire che Alex è il direttore artistico della collana?
AV: Sì, possiamo definire così il mio ruolo: l'input è partito da Giacomo, abbiamo dato forma al tutto insieme e ora lui si affida a me per la scelta e la segnalazione dei titoli da inserire in lineup. Di ogni titolo curo l'adattamento dei sottotitoli dall'inglese, mi occupo degli extra e compaio nelle introduzioni dove spiego l'origine dei film e in quale fascia del periodo underground tedesco si vanno a inserire.
GI: Con Alex continuiamo il lavoro di cura dell'edizione (sottotitoli, presentazione eccetera), mentre a partire dalle prossime uscite, con Silvia e Jason della pagina Facebook Horror Dipendenza (due ragazzi molto appassionati e esperti, che sono di Bologna e conosco di persona), creeremo degli extra ulteriori, attraverso dei documentari a puntate in cui saranno raccontate le varie cinematografie (lo splatter tedesco, quello giapponese eccetera). Già dalla seconda tornata, con la trilogia di Ittenbach, ad esempio, avremo le tre parti del documentario sull'horror tedesco.
Personalmente ho sempre visto questi film in copie di copie (parliamo dei tempi delle videocassette) con una qualità video pessima. Le fonti che voi avete a disposizione, invece, quali sono?
AV: Effettivamente i materiali sono già scarsi in partenza perché i film erano realizzati in condizioni di fortuna, nemmeno in digitale, ma su nastro analogico. Abbiamo comunque attinto dalle fonti dei distributori con i master nelle migliori condizioni disponibili. Ovviamente bisogna poi distinguere caso per caso: un film come The Burning Moon di Ittenbach, distribuito con successo in tutto il mondo, ha a disposizione master più lavorati, laddove uno Space Wolf, semisconosciuto, parte da materiali inferiori, anche se nella miglior forma possibile. D'altra parte lo stesso vale per me: ora stanno uscendo i miei primi lavori, che Giacomo ha voluto editare, e ho dovuto fare i salti mortali per tirare fuori una qualità dignitosa, si tratta di titoli realizzati vent'anni fa su nastri che si sono anche smagnetizzati e in alcuni casi ho dovuto ricostruire totalmente delle parti. Dobbiamo pure considerare che al momento stiamo uscendo in DVD: se avremo la possibilità, in futuro si potrà optare per il Blu-Ray, se avremo a disposizione materiali degni del formato, ma naturalmente data la qualità di partenza è difficile pensare a una risoluzione di quel tipo.
Posso sperare in un'uscita di The German Chainsaw Massacre, di Christoph Schliengensief, che è uno dei miei preferiti? :-)
AV: Ci punteremo sicuramente, ma dobbiamo sempre verificare le condizioni a cui ci danno i film, che devono essere valide sia per il distributore che per noi. Al momento stiamo cercando i film di Andreas Schnaas, di Andreas Bethmann... siamo a caccia, insomma.
Parliamo delle cover "fumettistiche", come nascono?
AV: È un'idea per collezionisti che è venuta a Giorgio Credaro, il grafico di tutte le uscite Home Movies, è piaciuta sia a Giacomo che a me, e dona coerenza a tutta la collezione, invece delle solite immagini splatter che rischiano di perdersi nella massa delle offerte. Quella di Deuteronomium è di Emma Cerri, che è la compagna di Giorgio, il film dopotutto è svizzero, quindi diverso dagli altri, ma lo stile cerca di accordarsi a quello tipico di Spasmo Video, che è sempre basato sull'accostamento del rosso e del nero. È una variazione molto riuscita.
GI: Ci sono state anche delle critiche da chi ha trovato la grafica fuori misura, più adatta a copertine di dischi metal, ma invece si tratta di una scelta molto precisa: evitare la classica cover “amatoriale” che di solito è collegata a questo tipo di film. Volevo da un lato che l'impianto grafico avesse un senso in grado di rendere coerente tutta la collana per dare l'idea di un progetto preciso. E poi in questo modo rendo il titolo funzionale in tutti gli ambiti, dal sito internet allo scaffale della Feltrinelli, dove non posso certo far mettere la copertina con la faccia maciullata :-) La grafica scelta è al contrario molto accattivante, Giorgio Credaro è un nostro valore aggiunto, che riesce a dare sempre qualcosa in più a tutte le collane. Soprattutto, il lavoro fatto con Spasmo Video si adatta bene a tutti i titoli, da quelli più amatoriali a quelli invece professionali che arriveranno più avanti. Credo che la scelta convincerà anche i più scettici, una volta che i titoli saranno tutti allineati sullo scaffale. Gli appassionati più irriducibili troveranno comunque le loro truci immagini “preferite” sul retro o nell'interno della fascetta.
Concludo questa prima parte della chiacchierata segnalandovi un commento entusiasta lasciato sul nostro Café dall'utente Mattia che si dichiara "commosso" per l'iniziativa di Spasmo Video :-)
AV: Grande!! Tutti così devono essere, ne vogliamo di più :-)) Sono molto contento, anche per Giacomo che sta portando avanti una bella scommessa!
GI: Mi vengono i brividi: anche se è una sola persona, significa che la nostra operazione non è fine a se stessa, ma che colmiamo un vuoto del mercato italiano rispondendo a una richiesta dei fan, che nessuno ascoltava. È senza dubbio gratificante!
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