posted: 21.05.2018 @ 17:00 |
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Corpo e anima indipendente: intervista a Movies Inspired!
Faccia a faccia con Stefano Jacono
Parte 3: Il cielo è sempre più Blu-Ray
Veniamo a un argomento molto dibattuto: l'investimento sul Blu-Ray ripaga dello sforzo? Gli altri operatori che abbiamo intervistato offrono visioni discordanti: secondo alcuni è un formato che in Italia non ha mai attecchito davvero, altri invece ci dicono che c'è un pubblico esigente che lo reclama. Qual è la posizione di Movies Inspired?
Io adoro il Blu-Ray, ne sono uno dei primi compratori e mi piace averlo in casa. Il rischio, a causa di un mercato che non permette di investire pienamente su questo formato, è naturalmente quello di rimanere con tante copie invendute. Così sto cercando di studiare delle strategie per rendere comunque l'uscita appetibile. Una delle idee, ad esempio, riguarda dei cofanetti antologici che riuniscano titoli forti di autori diversi, da proporre soltanto in Blu-Ray. La butto lì a mero titolo di esempio: un cofanetto che unisca El abrazo de la serpiente, Fuochi d'artificio in pieno giorno, Il cavallo di Torino e un inedito. Stiamo studiando la linea, che speriamo di lanciare a fine anno, puntando agli appassionati che – giustamente – si incavolano se un titolo non esce in un formato più prestigioso del DVD.
Ma comunque la risposta al momento qual è? C'è il margine per simili investimenti?
Onestamente non saprei darti delle cifre, penso sia soprattutto una questione di volontà: anche questa è una di quelle avventure in cui ci vogliamo imbarcare, come è stato fare il cofanetto di Bela Tarr, che ha avuto un costo di produzione importante. Posso dirti che anche lui ci ha richiesto delle copie, perché per la prima volta vedeva tutta la sua opera insieme! Quindi è un'idea rischiosa, ma ci piace, lavoreremo su un altro mercato, più particolare, elaborando il packaging e un'offerta controcorrente. Magari il nome della linea sarà proprio questo, "Controcorrente"! :-)
Di sicuro è il simbolo di chi crede ancora molto al settore!
Non dico che abbiamo aspettative come la rinascita del vinile, non credo cioè che il mercato dell'home video potrà durare tanto a lungo, ma vogliamo continuare a provarci. Il settore è ancora molto vivo, c'è richiesta, speriamo che non si punti sempre e solo al prezzo basso e ci sia margine per investire.
Personalmente però trovo un po' "gonfiato" il fenomeno del vinile – e lo dico da persona che ne compra tanti – i numeri non mi sembrano poi in grado di sostenere davvero un mercato. Spero che quella del DVD/Blu-Ray sia una rinascita autentica.
Sì, però se pensi che i dischi erano spariti e ora invece li ritrovi anche nelle grandi catene, con un settore dedicato, il dato è significativo. Ecco, questo è uno dei punti dolenti per noi: la difficoltà a entrare nella grande distribuzione con i nostri titoli, che essendo poco pubblicizzati o inediti è difficile che spingano un buyer di un'azienda importante a proporli. Quindi il lavoro che viene fatto dagli agenti della distribuzione, come appunto la Eagle, è proprio quello di sostenere il mercato, instaurando un dialogo con le catene per far capire che ci sono ancora margini per investire. Chiaramente si fanno tanti sacrifici e quando non ci riusciamo o dobbiamo rinunciare a un titolo è un problema anche per noi. Le associazioni, da questo punto di vista, devono cercare di tutelare tutta la filiera.
A chi ti riferisci con il termine associazioni?
A realtà come Univideo. Poi noi, non occupandoci direttamente delle vendite, ci fidiamo degli incontri che pensiamo facciano gli operatori tra di loro, oltre che del lavoro dei distributori. So che anche Koch Media lavora tanto in questo senso, ma non è facile. Ad esempio a volte bisogna posticipare l'uscita di determinati prodotti perché il mercato non permette di far entrare più di un certo numero di prodotti al mese nelle grandi catene, parliamo anche di titoli molto forti. In questo senso abbiamo avuto problemi anche con Free Fire, che pure ha avuto un percorso importante nei festival e ha un cast di richiamo. Bisognerebbe tornare ad avere tanti punti vendita per poter far vedere i prodotti. Abbiamo anche esercenti cinematografici che ci chiedono di poter esporre i nostri prodotti in cassa.
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