| posted: 30.03.2018 @ 16:46 |
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L'armata delle tenebre: un cofanetto, tante anime!
Riflessioni a margine dell'edizione Midnight Factory
Le notizie le abbiamo date, le celebrazioni le abbiamo fatte, ma quali considerazioni restano da fare sul largamente anticipato cofanetto de L'armata delle tenebre - Midnight Classics Limited Edition (3 Blu-Ray + 4 DVD + Booklet), ora finalmente nelle nostre mani?
La prima è che l'uscita riporta in auge quei “Gift Set” che in Italia non hanno praticamente uno storico al di fuori dei grossi titoli delle major (tipo Il Signore degli Anelli, per capirci...).
Particolare ancora più curioso considerando come proprio gli amanti dell'horror da sempre intrattengano invece un rapporto privilegiato con la gadgettistica legata alla loro passione, un dettaglio su cui finora nessuno aveva riflettuto, dimostrando una miopia da manuale! Questa foto pescata dalla Midnight Community Instagram è molto chiara a riguardo:
Per la Midnight Factory non è una novità assoluta: ricordiamo già la confezione “videocassetta” di V/H/S e i vari set di cartoline di Zombi e 31, quindi possiamo aggiungere che c'è sempre stata attenzione a un approccio “rock'n roll” al genere, dove il film importa, ma anche la confezione e il gusto per i “feticci”. È la prima volta, però, che ci si spinge a un trattamento simil-Arrow (ricordate i discorsi sulla sfera di Phantasm?) che segna uno spartiacque significativo per il mercato italiano. E cito la Arrow non a caso perché il cofanetto rigido in cui troviamo sia il Necronomicon che il booklet mi fa proprio pensare ai solidissimi box dell'editore inglese:
Fin qui, però, volendo minimizzare, non andremmo più in là di una pur lussuosissima “carta da regalo”: il rischio, anzi, è proprio quello, che al di là della confezione ci sia poco altro, magari una riproposizione del già visto. Cosa ci dice questo set sul film di Sam Raimi che già non sapessimo?
A ben guardare, la scelta del film in sé è già strategica: con le sue molteplici edizioni, infatti, L'Armata delle Tenebre è ancora un testo "aperto" su cui ci si può interrogare per comprenderne meglio le scelte e i destini. La ricca dotazione di extra è significativa per elevare quindi l'edizione a oggetto di studi.
Le tre versioni presenti nel box non sono le uniche esistenti, ma le più famose:
- la International (1:25:12 in DVD e 1:28:52 in Blu-Ray), che avevamo visto, oltre che al cinema nel 1993, anche sul DVD della MGM uscito nel 2007;
- La US Theatrical (1:17:28 in DVD e 1:20:43 sul Blu-Ray), che è una novità, sorta di montaggio "intermedio" fra le tre;
- la Director's Cut (1:32:26 in DVD e 1:36:24 in Blu-Ray), la più significativa per i confronti, è anche l'unica che monta direttamente nel film il celeberrimo finale “negativo” con Ash nel futuro – visibile anche a parte sul disco della International
In passato abbiamo visto anche una quarta edizione, nella prima edizione della DVD Storm, di 1:24:46, segno della travagliata vita del film.
L'inedito documentario Epoca medievale, prodotto dalla Shout! Factory, aiuta a fare chiarezza, spiegando la peculiare natura a metà dell'opera, divisa fra i desideri del produttore Dino De Laurentiis, che aveva già collaborato con Raimi a La casa 2 e la Universal, che subentrò per coprire il budget e poi impose i tagli per la distribuzione americana.
Ancora più interessante però è che questi aspetti si inseriscono all'interno di una lavorazione che ha il sapore di un autentico work-in-progess: il documentario chiarisce infatti i termini dello spostamento della saga dai toni horror dei primi capitoli a quello ironico-avventuroso della nuova. La censura, imperterrita, lo marchiò comunque con la "R", erano in fondo gli oscurantisti anni Novanta...
Andando infatti a vedere le scene tagliate (già presenti nel DVD MGM, ma qui finalmente contestualizzate grazie al commento audio del regista e dell'attore Bruce Campbell) scopriamo infatti un inizio alternativo dal tono decisamente più dark, insieme a un'altra versione della scena del mulino che lo stesso Raimi spiega essere una delle prime che hanno girato. Anche qui il tono è decisamente cupo.
Possiamo quindi pensare che la decisione di spingersi verso la commedia abbia assunto maggiore consapevolezza in corso d'opera. Certo, il tutto fino a un certo punto. La director's cut, infatti, esalta maggiormente la cifra slapstick nella sequenza del mulino (quella definitiva, montata nel film), allungandola con ulteriori gag che evidentemente non sono piaciute alla Universal.
Nel doc potete vedere anche un momento in cui Campbell ritira il premio di Fangoria producendosi in alcuni dei suoi stunt dal vivo, davvero impressionante!
Naturalmente non tutto il male viene per nuocere: il finale imposto nel "reparto ferramenta" è più spettacolare e divertente (e a parer mio più calzante, nel documentario anche loro sono combattuti). E su come realmente sia finita la storia c'è altro da aggiungere, perché oggi L'Armata delle Tenebre è giustamente considerato un classico, ma Campbell ci ricorda che...
Dunque un film che si è dovuto letteralmente "guadagnare" la sua fortuna, così come questa edizione, che arriva alla fine del più lungo percorso commerciale e ci apre nuove e interessanti prospettive, sia dal punto di vista storico che tecnico - non mi dilungo sui contenuti riguardanti gli effetti speciali, d'altra parte il gusto della sorpresa vorrete pur preservarlo un po' per quando esplorerete la vostra copia, giusto? ;)
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