Sia benedetto l'Oscar, una volta tanto! Non fosse stato per il premio dorato, infatti, un bellissimo film come Il figlio di Saul sarebbe passato ingiustamente inosservato.
Invece, grazie alla statuetta per il Miglior Film Straniero 2016, l'opera dell'ungherese László Nemes ha ottenuto un secondo e più ampio passaggio nelle sale, che ha accorciato la distanza rispetto alle uscite digitali di questo mese.
La vicenda si ambienta nel 1944 quando Saul, rinchiuso in un campo di sterminio e addetto alla cremazione dei corpi dei compagni, riconosce in uno dei cadaveri il figlio perduto: cerca così di sottrarlo ai forni per dargli degna sepoltura.
La vicenda, già di per sé lirica e drammatica, è amplificata dall'incredibile tour-de-force espressivo: Nemes si fa carico infatti del problema di non poter rappresentare l'Orrore Assoluto dello sterminio e porta avanti tutto il film focalizzandosi sul protagonista, lasciando la mostruosità del campo ai margini dell'inquadratura.
Il risultato è una cacofonia di suoni e dettagli fugaci che pure non nascondono, ma forse anzi amplificano la natura infernale del posto, ma, soprattutto, sottolineano il senso di solitudine di un protagonista disperatamente ancorato a un gesto di compassione e salvezza.
Ma il figlio del titolo? E' davvero lui in quel corpo senza nome? La risposta arriverà solo alla fine e, comunque sia, non vi lascerà indifferenti.
Le edizioni Blu-Ray Disc e DVD arrivano da Teodora Film su distribuzione CG Entertainment. L'edizione HD ha audio italiano e originale in doppia codifica Dolby Digital 2.0 e DTS-HD.
Doppia anche la codifica per il DVD, con il Dolby Digital 2.0 e 5.1, mentre sono identici gli extra per le due uscite, con il solo trailer, decisamente troppo poco per un film così importante.
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