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Ho aspettato a scrivere della scomparsa di Leonard Nimoy perché quando se ne vanno figure così leggendarie ci vuole tempo per metabolizzare l'addio.
Leonard Nimoy era infatti uno degli ultimi testimoni della sua epoca (mi viene in mente anche Christopher Lee), un'icona vivente la cui sola presenza garantiva un'aura mitica in grado di urlare "fantascienza" con la sola presenza!
Ebbene, se la fantascienza è per definizione un genere di anticipazione e curiosità verso l'ignoto, Nimoy ne è stato non solo interprete, ma anche più autentica incarnazione: la sua figura (ancora in parte poco nota, al di là dei lavori più celebri) è stata infatti quella di un uomo e un artista poliedrico.
Intellettuale, poeta, collezionista d'arte, filantropo, fotografo, regista e attore, Nimoy era un uomo dai vasti interessi, che trovano nell'interpretazione di Spock solo la punta del proverbiale iceberg. Lo stesso artista sentì a un certo punto il bisogno di prenderne le distanze quando, nel 1975, diede alle stampe una biografia dal programmatico titolo "I Am Not Spock" (io non sono Spock).
(vent'anni dopo, la riconciliazione con la nuova biografia “I Am Spock”)
La sua carriera abbraccia tutta una vita, dalle primissime interpretazioni nei teatri del vicinato (alla tenerissima età di otto anni), fino all'approdo al cinema nel 1951 con Sogni a occhi aperti e poi i ruoli in vari serial televisivi di culto, come Bonanza, Perry Mason, Gunsmoke e Ai confini della realtà.
Finché, nel 1966, un integerrimo alieno vulcaniano non ha incrociato il suo percorso, consegnandolo al primo piano, dopo anni di particine.
E' bene ricordarlo anche per altri ruoli, in una veloce carrellata.
Inizierei dall'altra serie cult che lo ha visto in un ruolo importante, Missione Impossibile, dove partecipò alle stagioni 4 e 5 come Paris, maestro dei travestimenti:
Gli anni Ottanta lo vedono attivissimo, dirige pellicole di grande successo come Tre scapoli e un bebè, qui lo vediamo sul set accanto a Steve Guttenberg:
Fra l'altro aveva una splendida voce aspra e rauca, sentitelo in questo backstage da Transformers 3 (la sua parte inizia a 0:25):
Negli anni Novanta è una guest-star nei Simpson e lo si vedrà "conservato" pure in Futurama :-)
E anche se nel 2010 annuncia il suo ritiro, lo troviamo ancora con un cameo in Big Bang Theory:
Come dottor William Bell in Fringe:
Si chiude come tutto era iniziato, come Spock Prime (nome che incidentalmente sembra quasi un omaggio incrociato fra Star Trek e i Transformers) in Into Darkness, dove dialoga con lo Spock giovane di Zachary Quinto.
I due, poi diventati grandi amici, hanno interpretato anche il divertentissimo cortometraggio-spot Audi The Challenge:
Il suo ultimo profetico tweet è un testamento artistico che non poteva non fare riferimento all'importanza della memoria e del ricordo:
(La vita è come un giardino. Si possono avere momenti perfetti, ma non possono essere conservati eccetto che nella memoria. Lunga Vita e Prosperità)
La sua scomparsa segna un lutto profondo nella comunità di Star Trek ma non solo: lo hanno salutato persino dalla Stazione Spaziale Internazionale (a fare il saluto vulcaniano è l'astronauta americano Terry Virts), perché la sua icona ha travalicato la fantasia per spingere anche nella realtà gli uomini a andare là dove nessuno è mai giunto prima, onorando la tradizione di scoperta del suo genere di riferimento!
Lunga Vita e Prosperità da tutti noi, Leonard Nimoy!
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