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L'85a notte degli Academy Awards è giunta al termine, e quest'anno abbiamo nuovamente seguito la cerimonia con la nostra diretta, in una formula inedita, "spalmata" fra le news, il Café e la Pagina Facebook, in modo da "acchiappare" quanto più possibile del principale evento mediatico-spettacolare collegato al cinema!
Ed è stata un'edizione che si è conclusa in fretta, complice una delle edizioni dal ritmo più elevato che si ricordi: tutto si è infatti consumato in poco più di tre ore (dalle 2.30 alle 6 circa, ora italiana)!
Forse anche troppo poco, la cerimonia è infatti sembrata snellita con modalità un po' drastiche: continuo avvicendamento di attori sul palco, poche pause, tanto che alla fine si ricordano più le performance canore che gli interventi dei singoli, ormai mescolati nel "pastone" della memoria.
Un possibile vincitore morale lo si può comunque trovare nel presentatore Seth MacFarlane, sobrio, dotato di grande charme, anche ottimo cantante: anni luce avanti ai disastrosi Anne Hathaway e James Franco di due anni fa (probabilmente la peggior conduzione del decennio), ma direi anche capace di insegnare molto ai conduttori nostrani, sempre incapaci di trovare un punto d'equilibrio fra le esigenze dello spettacolo e per questo o troppo ingessati, o troppo sguaiati.
Certo, va aggiunto a onore della verità, che non sempre MacFarlane ha colpito nel segno con le sue battute e pure lui è stato un po' sacrificato dai tempi ridotti. Sarà interessante capire cosa ne pensa la critica americana.
Ma veniamo ai dati: l'annata 2012 è stata piena di grossi titoli e quindi i premi sono stati divisi (c'è stato persino un ex aequo), senza che ci fosse un pigliatutto. Ecco un comodo schema riassuntivo dei premi maggiori:
Argo: 3 Oscar (Film, Sceneggiatura Non Originale, Montaggio)
Vita di Pi: 4 Oscar (Regia [Ang Lee], Fotografa, Effetti Speciali Visivi, Colonna Sonora)
Les Misérables: 3 Oscar (Attrice Non Protagonista [Anne Hathaway], Trucco, Suono)
Come commentare? Certamente Lincoln è il grande sconfitto, nonostante il sacrosanto Oscar a Daniel Day-Lewis: e se da un lato la scelta può apparire anche "coraggiosa" (era, in fondo, il film più "istituzionale" del gruppo), non si può non considerare come Steven Spielberg continui a subire un certo ostracismo (la regia del film è da storia del cinema, poche storie).
Interessante invece il premio a Jennifer Lawrence, un investimento per il futuro: l'attrice dovrà comunque convincerci di aver meritato la statuetta più delle colleghe, ovvero le favolose Emmanuelle Riva e l'appena citata Jessica Chastain. A futura memoria!
La vera sorpresa è l'exploit di Vita di Pi, che nessuno avrebbe predetto, ma che effettivamente corona un progetto molto fortunato, apprezzatissimo da critica e pubblico (e pare andato benissimo anche in America). Su tutte svetta l'immagine di Ang Lee che si porta a casa la statuetta e aggiunge l'Oscar ai tanti premi raccolti nel corso della sua poliedrica carriera.
Roba da storcere il naso? Sicuramente l'Oscar al mediocre Ribelle (e lo dico da fan della Pixar): d'accordo, non c'era Le 5 leggende, ma a questo punto meritava senz'altro Frankenweenie. Ci si consola con il premio al capolavoro Paperman, miglior corto animato ;)
Naturalmente aspettiamoci i lamenti dei commentatori italiani per Dario Marianelli che non ha vinto nulla (anche se a casa una statuetta ce l'ha già, per Espiazione, quindi zitti e basta :-)
Per la serie "cose di cui siamo contenti" c'è invece sicuramente l'Oscar a Quentin Tarantino per la sceneggiatura (ma aspettiamo primo o poi quello alla regia) e quello ad Amour (sebbene scontato). Spiace invece che il bel Re della terra selvaggia sia rimasto totalmente all'asciutto.
Su tutto, comunque, c'è il meritato premio ad Argo, che vede Ben Affleck almeno portare a casa l'Oscar come produttore, dopo la clamorosa esclusione come regista (ruolo in cui, va ricordato, ha vinto praticamente tutti i premi
pre-Oscar, dal Golden Globe in poi).
Vi lascio con il momento più bello della serata, la magnifica performance di Shirley Bassey, che ha ricantato l'immortale "Goldfinger", nell'ambito delle celebrazioni per i 50 anni di James Bond. Buon ascolto e buon cinema a tutti!
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Re: Re: Argo! [Oscar 2013: vincitori, delusioni e sorprese!]
By: Davide Z
Posted: 25.02.2013 @ 12:12
E si chiama refuso non errore, lo so che è Bassey :-)
Corretto.
Re: Argo! [Oscar 2013: vincitori, delusioni e sorprese!]
By: coach
Posted: 25.02.2013 @ 12:09
Ah, giusto, altra delusione... la regia per Affleck o Spielberg! Ehm, solo una cosa Davide, te la dico nell'orecchio però... si chiama Bassey, non Basset... :)
Argo! [Oscar 2013: vincitori, delusioni e sorprese!]
By: maximax
Posted: 25.02.2013 @ 11:59
Complimenti per la diretta, ragazzi! Io non ho fatto la nottata, ma l'ho rivissuta volentieri tramite voi stamattina (tenendomi accuratamente a distanza dai tg del mattino...). Sono molto d'accordo con la tua analisi, Z: spiace per Spielberg (vero l'ostracismo nei suoi confronti persiste... ma è destino dei Maestri, lo sai...) e pure io non mi sarei aspettato quest'anno la messe di Oscar per Vita di Pi, ma a pensarci è un'opera che sta tutta nella filosofia Academy. Esattamente come, in maniera diversa e per altre motivazioni, Argo.