Chi c'era nel 1982 lo ricorderà bene: l'uscita di E.T. - L'Extra Terrestre nelle sale è stato più di un evento, è stato un fenomeno pop, che cercheremo di celebrare degnamente in questo appuntamento dei Quadri del Cinema, pensato in occasione dell'uscita Blu-Ray Disc.
Come avevo scritto tempo addietro nel Café, E.T. è un film per certi aspetti molto SOTTOVALUTATO. Con questo termine, in realtà, non voglio intendere che sia stato considerato inferiore ai suoi reali meriti, ma che la percezione che ha generato fra appassionati e addetti ai lavori è stata falsata dal suo successo.
Oggi, se lo chiedete all'uomo della strada, E.T. è il perfetto esempio della "macchina da soldi" hollywoodiana, quando in realtà – se lo si vede senza pregiudizi – è un film molto "piccolo" nelle dimensioni e nelle dinamiche fra i personaggi. Il vero blockbuster era I predatori dell'arca perduta, immediatamente precedente (e che costò quasi il doppio).
Di più: E.T. non è nemmeno la furba storia buonista e strappalacrime che molti vorrebbero: è, anzi, il racconto poetico di un mondo ad altezza di bambino, che deve però scontrarsi con una realtà fatta di adulti cinici e capaci di vedere l'alieno solo come una cavia da studiare.
Come si relaziona la cartellonistica a questo doppio aspetto di piccolo film che diventa un tale successo da determinare un cambio di categoria?
Se diamo un'occhiata al poster originale, notiamo la scelta minimalista, capace di esaltare il valore evocativo di simbolici gesti come il contatto fra le mani di E.T. e Elliot (quindi dinamica effettivamente "piccola"):
L'autore di questo poster (che personalmente reputo un vero capolavoro) è il maestro John Alvin, che abbiamo già incontrato ai tempi della Batman Gallery.
Anche a spostarsi sui manifesti alternativi, persiste la scelta minimale: qui permettetemi una nota biografica nel mostrarvi questo teaser poster che da piccolo mi faceva spaccare la testa... non capivo infatti cosa fossero quei "tuorli d'uovo" nel cielo! Mi ci volle tempo per realizzare che erano le luci dell'astronave di E.T. :-)
Il bello è che la stessa immagine era riproposta persino sui giocattoli, facendo... aumentare la mia frustrazione :-D
Fra tutte, comunque, preferisco questa variant "stellare":
In tutti i casi, il volto di E.T. ci viene negato. Bisogna andare a spulciare fra i meandri dell'Europa dell'Est per trovare un manifesto che finalmente ce lo faccia vedere (anche se il bozzetto non è particolarmene esaltante):
Oppure (piccolino) in Thailandia, mentre è davvero un puntino nella versione giapponese che sintetizza i due temi principali, quello delle mani a contatto e quello dei... "tuorli d'uovo" :-)
Dove invece si vede tutto il clamore suscitato dall'alieno rugoso è sulle copertine delle riviste d'epoca, che chiamano in causa addirittura icone come Michael Jackson (che nello stesso anno faceva il botto con Thriller). Ecco una selezione di cover:
Come si può notare, in questo caso il modello grafico è completamente rovesciato: via l'aura di mistero e il minimalismo della promozione cinematografica e ampio spazio all'alieno, agli attori e al regista Steven Spielberg: E.T. è ormai diventato un eroe popolare e... la perfetta macchina da soldi!
Non a caso, sempre come nota autobiografica, la prima immagine in cui realizzai bene che aspetto avesse l'alieno all'epoca, era un poster contenuto proprio in una rivista (non ricordo quale, forse un giornale dei programmi). Il poster riproduceva questa foto:
Arriviamo così ai manifesti celebrativi, realizzati in occasioni di importanti ricorrenze o anniversari, o per il semplice piacere di omaggiare un capolavoro. Si noterà come anche qui il fronte sia perfettamente diviso fra il minimalismo cinematografico e la maggiore insistenza sul personaggio, ormai diventato un simbolo di massa.
Iniziamo dai poster minimal:
Gli autori sono rispettivamente Dan Leydon (in alto a sinistra), machmigo (in alto a destra), Harshness (in basso a sinistra) e Ryan Berger (in basso a destra)
Spostandoci progressivamente su un'immagine sempre minimale, ma meno astratta, abbiamo invece questo bellissimo "redesign movie poster" di Goldenmovieman:
In questo percorso si inserisce anche la Mondo, che ci riporta definitivamente su scenari più vicini alla concretezza dell'immagine cinematografica, sebbene ancora con un taglio molto essenziale:
(esiste anche una variante gialla, che potete vedere su Collider)
A questo punto siamo pronti a immergerci direttamente nelle atmosfere del film, in tutta la loro pienezza. Lo facciamo in compagnia di Hopko Movie Poster Design (a sinistra) e del grande illustratore Sci Fi Richard Hescox, che ci regala un'opera d'arte "dipinta" (a destra):
Il rapporto molto stretto fra Mercato e Arte, insomma è la traccia portante di questo classico moderno. Perciò, mi sembra giusto concludere con qualcosa in grado di riassumere il tutto.
Per la parte "commerciale" propongo quindi il disegno che Steven Spielberg ha dedicato all'amico George Lucas quando la riedizione di Guerre stellari, nel 1997, ha fatto tornare l'epopea di Luke Skywalker in cima alla classifica degli incassi. Qui E.T. incorona il "collega" R2-D2 :-)
Chi invece vuole congedarsi da questa carrellata con qualcosa di più intimo, apprezzerà queste due foto promozionali con i protagonisti che giocano e scherzano affettuosamente:
Leggi i precedenti articoli e scopri tutti i poster artistici: