Come ho scritto qualche giorno fa nella news sul cofanetto dedicato agli Holmes con Basil Rathbone, il detective creato da Sir Arthur Conan Doyle è una di quelle figure che hanno attraversato tutta la storia del cinema, modificandosi a seconda dei decenni, delle mode e dei gusti del pubblico (un po' come altri celebri "ritornanti": Dracula, 007 eccetera)
Oggi esce nelle sale l'ultimo Sherlock Holmes: Gioco di ombre, del quale si sente già dire un gran bene e dunque mi sembra piacevole calvalcare la "holmes-mania" con una bella carrellata di poster che illustrino (a grandi linee) il percorso del personaggio attraverso i decenni.
Sebbene la Storia dati il 1902 come l'anno della prima trasposizione cinematografica, penso di non far torto a nessuno se inizio da quello che mi pare il classico più famoso, lo Sherlock Holmes diretto nel 1922 da Albert Parker, con John Barrymore nel ruolo del detective:
Vestaglia d'ordinanza e pistola in pugno, il personaggio è ancora abbastanza distante dal celebre detective con il cappello da cacciatore. Per chissà quale curiosa scelta in Inghilterra il titolo fu cambiato in... Moriarty, il celeberrimo nemico di Holmes!
Arriviamo così agli anni Trenta/Quaranta di Rathbone: con 14 film a disposizione c'è solo l'imbarazzo della scelta! In realtà, scorrendo le immagini (potete vedere una gallery su allposter.it) si può notare come l'impianto dei vari manifesti sia alquanto tradizionale, e in puro stile "anni Trenta", con il titolo che occupa quasi tutto il quadro e i volti degli attori: praticamente si faceva in formato disegno quello che oggi si fa con photoshop :-)
Già se ci spostiamo sul manifesto usato in Francia invece il disegno appare più curato, mentre la composizione risulta più gradevole e in grado di centrare meglio gli elementi iconici: la posa degli attori è molto più carica di suspence e il "look”" del detective è preciso rispetto a quanto ha codificato la tradizione (ma non i romanzi :-)
Si situa invece a cavallo fra gli anni Cinquanta e Sessanta il bellissimo esperimento della mitologica Hammer Film! La casa mette in azione i suoi "big", alla regia abbiamo il grande Terence Fisher e nel ruolo principale lo stratosferico Peter Cushing: il film è La furia dei Baskerville (anno 1959) e rappresenta uno dei migliori Holmes-movie di sempre!
Qui davvero si sono sbizzarriti e il manifesto sembra uscito da un film di possessioni demoniache degli anni Settanta (non so voi ma a me ricorda Il cane infernale :-D
Eccone anche due varianti: una psichedelica e una poco più tradizionale (dalla Francia) con i volti degli attori:
Dopo quella che a tutti gli effetti è una digressione "gotica", mi sembra dunque giusto passare a una "parentesi d'autore": siamo nel 1970 quando il Maestro Billy Wilder affronta il Mito offrendoci la bella commedia gialla Vita privata di Sherlock Holmes, che si basa su una sceneggiatura originale. Qui il detective è Robert Stephens e il manifesto è personalmente quello che preferisco, perfetto nella sua stilizzazione!
Naturalmente a questo punto non si può che restare in ambito di commedie citando l'altro grande titolo degli anni Settanta, la parodia del 1975 diretta da Gene Wilder: mi riferisco ovviamente a Il fratello più furbo di Sherlock Holmes, che vede lo stesso Wilder nei panni di "Sigerson Holmes", affiancato dall'immenso Marty Feldman!
Siamo così arrivati agli anni Ottanta, periodo di spettacolari film d'avventura di ampio respiro: l'uomo-faro è Steven Spielberg, che troviamo in qualità di produttore esecutivo nel delizioso Piramide di Paura (ma è più centrato il titolo originale "Young Sherlock Holmes), diretto nel 1985 da Barry Levinson e scritto dal bravo Chris Columbus. Nello spirito del tempo, la storia trasforma il protagonista in un adolescente che unisce l'azione alla deduzione:
In questo caso Holmes è Nicholas Rowe e come potete notare vi propongo due versioni, una più tradizionale e stilizzata, e una (internazionale) che esalta la componente avventurosa del film ;)
Potevano mancare a questo punto delle versioni animate? Ovviamente no e dunque eccone due talmente celebri da non aver bisogno di presentazioni, dove il detective diventa un animale: Basil l'investigatopo (1986) e Il fiuto di Sherlock Holmes (1984), ovvero Disney vs Miyazaki!
La nostra carrellata giunge dunque al termine con i due capitoli di Guy Ritchie, che vedono un ottimo Robert Downey Jr. donare nuova linfa al personaggio! Siccome i poster sono i soliti moderni fatti con il photoshop - e siccome sicuramente li conoscete tutti - scelgo due banner, quantomeno danno un po' di movimento:
Naturalmente questa che vi ho proposto è una super-sintesi delle produzioni holmesiane: per completezza andrebbero citati anche i due holmes televisivi, quello inglese di Jeremy Brett (ritenuto il più fedele ai modelli letterari) e quello italiano di Nando Gazzolo, ma la carenza di immagini evocative mi spinge a rinunciare.
Per una filmografia abbastanza attendibile vi rimando comunque a Wikipedia, mentre approfondimenti su Holmes possono essere letti sul sito dell'associazione italiana Uno studio in Holmes.
Leggi i precedenti articoli e scopri tutti i poster artistici: