I virus si diffondono in vari modi e il cinema non ha mai mancato di contarli tutti: che potessero però diffondersi attraverso le parole è una novità, e proprio una simile idea costituisce lo spunto su cui si fonda Pontypool, originale horror di Bruce McDonald, in uscita il prossimo 1 dicembre per Paco Pictures (su distribuzione Sony).
Protagonista è un deejay della classica cittadina americana (Pontypool appunto) che, mentre sta registrando il suo consueto programma radiofonico, si rende conto che qualcosa non va: le informazioni che gli giungono parlano di un contagio che si sta diffondendo trasformando le persone in belve e sembra che la causa siano alcune parole che, se ascoltate, producono la metamorfosi! Come fare quando la tua unica possibilità di salvezza è un microfono?
Originale a dir poco, sia nei presupposti che nello svolgimento e nell'ironia di fondo: non a caso del film si parla da tempo nei forum online. Io l'ho visto qualcosa come due anni fa al Torino Film Festival (è del 2008) e in effetti lo trovai affascinante per lo spunto originale e l'ambientazione tutta nel chiuso della stazione radiofonica: una specie di Notte dei morti viventi del dialogo :-)
In particolare segnalo la performance straordinaria dell'attore Stephen McHattie, che è il classico "ma dove l'ho già visto?", uno di quelli che ha attraversato decenni di cinema con il suo volto scavato, restando sempre sullo sfondo e che qui diventa protagonista insieme alla sua MAGNIFICA voce (e ci sarà da ridere con il doppiaggio...)
Il film esce soltanto in un DVD che si presume essenziale nelle caratteristiche, speriamo in una buona qualità.
Il trailer originale di Pontypool