posted: 24.05.2011 @ 17:14

The Tree of Life: al cinema o in Blu-Ray?

Già annunciata l'edizione francese da EuropaCorp

TheNextOne reporting...

 Capolavoro metafisico esistenziale sulla famiglia, o ridondante polpettone sul senso della vita?

 L'ultimo film di Terrence Malick, The Tree of Life, ha diviso il pubblico, ma ha messo d'accordo buona parte della critica... e soprattutto la giuria del Festival di Cannes, che ne ha decretato il trionfo giusto qualche giorno fa.

 In questi casi è difficile stabilire chi abbia ragione, ed è meglio far parlare le immagini del film, peraltro straordinarie, e ipnotizzanti sia quando mostrano scorci familiari in apparenza banali, sia quando esaltano la potenza della natura, o la vastità dell'universo:

 Il distributore francese EuropaCorp ha subito approfittato della vittoria di The Tree of Life a Cannes per annunciare l'uscita del Blu-Ray (sempre francese), precisamente il 12 ottobre, data attorno alla quale presumo arriverà anche l'edizione italiana targata 01. La mossa non è inedita, visto che poco tempo fa era accaduto lo stesso con Il Cigno Nero, dopo la vittoria di Natalie Portman agli Oscar.

 Però in questo caso stupisce che l'annuncio sia stato fatto mentre il film sta ancora uscendo nei cinema di tutto il mondo... Francia compresa. ;-)

 C'è pure un'artwork della custodia, che sembra molto provvisorio, più altri dati come l'inclusione della copia su DVD e l'audio DTS HD MA sia inglese che francese.

The Tree of Life: al cinema o in Blu-Ray?

 Purtroppo non ho ancora visto il film di Malick, a quanto pare un'esperienza visiva con pochi eguali, e proprio per prepararmi spiritualmente avrei voluto gustarmi il Blu-Ray di La sottile linea rossa, che usciva in questi giorni: peccato che l'ormai ben nota svista della Fox sull'audio italiano mi abbia rovinato la festa.

 Mi sa che alla Fox ci credevano ancora più anglofoni di quanto ci proclamassimo ultimamente nel Cafè... tanto da omettere la lingua italiana nel Blu-Ray (che uscirà riveduto e corretto il 15 giugno ;-))






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Cafè 2.5 - I vostri commenti...

The Tree of Life: al cinema o in Blu-Ray?

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Titolo
[The Tree of Life: al cinema o in Blu-Ray?]

By: leletto80

Posted: 26.05.2011 @ 14:01
Ho pensato la stessa cosa... comunque The Fountain è davvero un bel film

Re: Re: Un'opera d'arte importantissima
[The Tree of Life: al cinema o in Blu-Ray?]

By: coach

Posted: 26.05.2011 @ 12:16
>>ma secondo voi non hanno tradotto il titolo per evitare confusioni con il film di Darren Aronofsky?

Questo avrebbero potuto chiamarlo La Fontana :-D

(ho scritto "chiamarlo" e non "intitolarlo" perchè i film hanno un'anima)

Re:Un'opera d'arte importantissima
[The Tree of Life: al cinema o in Blu-Ray?]

By: Davide Z

Posted: 26.05.2011 @ 11:37
Ordunque, ieri ho finalmente visto "The Tree of Life"

(domanda: ma secondo voi non hanno tradotto il titolo per evitare confusioni con il film di Darren Aronofsky? :)

Premetto che ho una specie di venerazione per Malick, ho amato ogni singolo fotogramma dei suoi quattro precedenti capolavori.

Però stavolta qualcosa non ha funzionato e sono rimasto un po' deluso.

Approfondisco: i primi 45 minuti sono meravigliosi, esattamente l'esperienza sensoriale che mi aspettavo e che mi ha permesso di perdermi nel fluire incontrollato delle immagini. Solo lui e Godfrey Reggio riescono a coinvolgermi così.

Però poi qualcosa si è inceppato. In particolare il tentativo di ricondurre questo senso di smarrimento cosmico a una tematica familiare, articolata su schemi psicanalitico-edipici che ho trovato un po' scontati e che mi ha fatto smarrire quel senso della vertigine che per me è essenziale nel rapporto con i suoi film.

Aggiungerei inoltre che non tutte le trovate mi sono parse all'altezza del talento visionario di Malick (penso alle apparizioni dei dinosauri).

Comunque c'è un aspetto che potrebbe essere considerato un difetto ma che in realtà mi affascina, ed è l'anacronismo dell'immaginario di Malick. E' infatti indubbio che il regista sia rimasto agli anni Settanta, per la simbologia che chiama in causa lo spazio, le scene sulla spiaggia che sembrano raduni di hippy, il rapporto edenico con la natura... considerando che il film in fondo parla anche di una sorta di straniamento rispetto al tempo (in particolare rispetto al presente, con il personaggio di Sean Penn) questa inattualità la trovo significativa. Da un lato è come se Malick volesse astrarsi da un presente in cui non si riconosce, dall'altro è come se fosse vittima di questa dinamica.

In ogni caso un regista che non va fischiato mai, altro che polpettoni!

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