Ladyhawke è il mio terzo film preferito... fra quelli del regista Richard Donner!
Prima ci sono Arma letale e I Goonies, poi questo bel fantasy/medievale in cui Rutger Hauer e Michelle Pfeiffer non possono amarsi a causa di una singolare maledizione: di notte lui si trasforma in lupo, di giorno
lei si trasforma in falco, con tutte le complicazioni del caso...
...Almeno finchè non incontrano un ladruncolo, interpretato da Matthew Broderick, che forse può aiutarli a rompere l'incantesimo.
Ladyhwake risale al 1985 ed è una fiaba con cui sono cresciute intere orde di cinefili come me ;-). Ancora oggi è appassionante, ben girato e zeppo di location italiane molto suggestive, che sono teatro di tanti scontri rocamboleschi.
Poi vanta un Rutger Hauer in odore di Blade Runner: infatti il suo rapporto tragico con la Pfeiffer ricorda quello sempre fra Hauer e la replicante Pris (Daryl Hannah) nel film di Ridley Scott.
Anche se poi in Ladyhwake subentra il più sdolcinato dei finali da cartolina (e quindi addio tragedia), mentre in Blade Runner... le cose finiscono un po' meno bene per i replicanti ;-)
Ladyhawke è uscito da poco in un Blu-Ray Fox privo di extra, salvo il trailer, ma con un video pregevole compresso in AVC Mpeg4.
Per un film dell'85, la definizione si attesta su livelli alti e restituisce un quadro dettagliato nelle panoramiche e nei medi piani, soprattutto quelli ben illuminati. Alcuni sfondi naturali (con castelli, borghi, montagne o foreste), sono persino spettacolari ed anche certi primi piani stupiscono. Nelle scene al chiuso, o notturne, ci sono alcuni cali non fastidiosi e dipendenti dal girato.
I colori sono piacevoli, con primari vivi (soprattutto il rosso), e qualche dominante rosa, violacea o blu, ed il contrasto è adeguato. La pellicola ha poche spuntinature, ed una stabilità eccellente. Infine non c'è traccia di DNR, mentre in alcuni passaggi si nota un po' d'edge enhancment, ed il suo tipico effetto aureola. Comunque nulla che comprometta una resa non taglientissima (anche per via del girato anamorfico) ma molto cinematografica.
Da notare che, durante i titoli di testa, le immagini sono in pillar-box e quindi hanno bande nere anche ai lati.
L'audio italiano è in un discreto DTS HD 5.1 768 kbit: la spazialità è sufficiente, grazie alla stereofonia frontale: la dinamica delle musiche è apprezzabile, quella degli effetti è ovattata come spesso accade con i film di questo periodo.
Le voci sono abbastanza chiare ma stridono sulle sibilanti. Infine il canale centrale stacca un po' dal resto della scena sonora. Come al solito, la traccia inglese DTS HD MA è più definita, soprattutto su voci e musiche.
Fra le ultime curiosità sul film, ricordo la colonna sonora pop/rock/orchestrale di Andrew Powell ed Alan Parson, molto bella ma insolita per un film di questo genere, e la presenza nel cast del nostro famoso caratterista di genere Venantino Venantini!