Per fortuna ci pensa Sony a portare qualche digibook in Italia, assieme a Canal plus... perchè se dovessimo aspettare Warner, l'altra casa avvezza alla prestigiosa confezione, rimarremmo a bocca asciutta.
Il bello è che proprio Warner continua a sbeffeggiare il nostro paese pubblicando in America delle splendide edizioni digibook di Blu-Ray con anche l'audio italiano.
Ultimi casi, L'esorcista e Il colore viola: l'ultimissimo è quello di Tutti gli uomini del presidente (All the president's men), il film d'inchiesta con Dustin Hoffman e Robert Redford, imperniato sullo scandalo Watergate.
Come le altre digibook Warner, anche questa include una bellissima confezione rigida con dentro il booklet fotografico di ben 38 pagine. Il Blu-Ray contenuto è solo uno e comprende il film più alcuni extra di discreta fattura.
Il disco è identico a quello che uscirà in Italia non si sa bene quando: per cui è incluso anche l'audio italiano, in Dolby Digital mono (192 kbit). Il film è presentato in 1.78:1 compresso NON in VC1, come accadeva nei passati Blu-Ray Warner, ma in AVC Mpeg4. Vedendo i capture sul sito DVDBeaver.com, l'immagine pare buona ma non esaltante: l'impatto è soft e la nitidezza non molto alta. Il quadro sembra scuro e con neri poco intelligibili, anche se, nel complesso, la resa è cinematografica, con tutta la grana al suo posto.
Gli extra, in definizione standard, dovrebbero essere gli stessi del vecchio DVD special edition e includono:
- Traccia di commento di Robert Redford
- Dire la verità sulle menzogne: il making of di Tutti gli uomini del presidente
- Fuori dall'ombra: l'uomo che fù la gola profonda
- Woodward e Bernstein: accendere il scintilla
- Featurette d'epoca Pressure and the Press: The Making of All the President's Men
- Intervista d'epoca a Jason Robards, tratta dal programma Dinah!, presentato da Dinah Shore
Il film è uno dei più avvincenti sul giornalismo, e ricostruisce la vicenda investigativa che, messa in moto dai reporter Carl Bernstein e Bob Woodward, culiminò con le dimissioni del presidente americano Richard Nixon per pratiche di spionaggio, nel 1974.
E' diretto con mano sicura da Alan J. Pakula e incarna il mito del cittadino qualunque che sfida e, caso raro, demolisce il sistema di potere corrotto.
Per i miei gusti, comunque, il Tutti gli uomini del presidente è un po' troppo verboso e rischia di confondere chi non conosca almeno i fondamenti della storia vera. Poi lo trovo senza sussulti e incapace di
stupire sul piano visuale o del montaggio... Cosa che invece riesce benissimo a JFK, immenso capolavoro di Oliver Stone sull'assassinio Kennedy, e per me vetta insuperata del genere.
Forse il film di Pakula, vincitore di quattro oscar, merita più per le performance di Hoffman e Redford nei panni dei reporter protagonisti.
E anche per come glorifica il giornalismo d'inchiesta, inteso come mezzo per raccontare la verità.