Sono iniziate da qualche tempo le trasmissioni televisive e le uscite in DVD dell’edizione italiana di Nana, una serie tv che ha già alle spalle un seguito degno dei successi più consolidati: chi ha un minimo di confidenza con “l’universo anime” sa infatti che la serie in questione rientra in un grande fenomeno editoriale che parte innanzitutto dal fumetto originale, creato nel 1999 da Ai Yazawa, l’autrice di Curiosando nei cortili del cuore, oggi acclamata come una profetesse dello “shojo manga” (i “fumetti per ragazze”).
La storia si incentra su due ragazze dallo stesso nome: Nana “Hachi” Komatsu e Nana Osaki, che dopo essersi lasciate alle spalle la vita di provincia si ritrovano a dividere lo stesso appartamento al settimo piano di un palazzo della periferia di Tokyo (“nana” in giapponese vuol dire appunto “sette”). I caratteri delle due ragazze sono però totalmente opposti: la prima è infatti solare, spensierata e sognatrice, si innamora quasi sempre dell’uomo sbagliato ma non si lascia abbattere dalle avversità della vita; la sua coinquilina è invece una cantante rock dall’aspetto dark e dal carattere introverso a causa di un passato poco felice (la madre l’ha infatti abbandonata in tenera età per fuggire con un uomo). Hachi è a Tokyo per inseguire l’ennesimo amore, Nana invece per tentare il grande passo e sfondare nel mondo del rock da professionista.
Problemi sentimentali, un curato approfondimento psicologico, ironia e una robusta componente musicale sono alla base delle due stagioni che al momento compongono la serie animata (per un totale di 47 episodi), destinate certamente ad aumentare in futuro essendo il fumetto ancora in corso. La regia generale è di Morio Asaka, il design dei personaggi è di Kunihiko Hamada, che ha un passato di animatore in film come Metropolis di Rin Taro e nella serie animata X. La produzione è invece a cura dell’acclamato Studio MadHouse, celebre per i suoi lungometraggi cinematografici ad opera di autori come Satoshi Kon (da Perfect Blue a Paprika). Accanto al fumetto e alla serie animata bisogna poi registrare (in patria) due film “live action”, e una vasta gamma di gadget che vedono in prima fila i classici CD con le canzoni di Nana Osaki e il suo gruppo Black Stones (o Blast se preferite).
L’edizione DVD della serie è curata da Dynit, che ha puntato molto sul prodotto, approntando un minisito informativo e celebrando il doppiaggio italiano con un evento “Nana-Day” all'ultimo Future Film Festival di Bologna. Al momento è in corso di serializzazione la prima serie di 25 episodi, raccolti in 9 DVD con confezione slim e box raccoglitore allegato alla seconda uscita.
Il primo volume, proposto a prezzo ridotto, contiene il solo episodio 1 e una nutrita serie di extra, tra i quali svetta per l’appunto la registrazione del Nana Day, insieme ai trailers, le sigle originali, le schede di approfondimento e la Art Gallery. Come ha precisato l’editore la sigla “A little Pain” non è montata sugli episodi per precisi vincoli contrattuali ed è presente unicamente tra gli extra. Il video invece è in formato 16:9 anamorfico mentre il doppiaggio italiano affianca il giapponese e si presenta in triplice codifica Dolby Digital Surround 2.0, Dolby Digital 5.1 e DTS 5.1. Di certo per un’opera che punta parecchio anche sulla componente musicale la scelta è indice di attenzione.
La terza uscita ha invece portato agli appassionati un’edizione Gift Pack con allegato un “Flash Plate”, ovvero una “piastra lampeggiante” da collezione, che può essere usata come porta telefonino o portachiavi (funziona senza batterie). Un prodotto originale giapponese uscito in 4 esemplari in contemporanea con il mercato nipponico.
Per la fine di maggio Dynit distribuirà inoltre il CD NANA 707 Original Soundtrack con 44 tracce, accompagnato da un Picture Book di 52 pagine e 7 cartoline da collezione. I fans più sfegatati apprezzeranno.