Vediamo, infine, nel dettaglio le voci dei singoli personaggi, le sorprese come potrete notare non mancheranno.
Koji Kabuto (ex Alcor) è doppiato da Fabrizio Vidale, già utilizzato in Mazinkaiser, che viene a sostituire Giorgio Locuratolo. Le critiche raccolte in passato scompaiono di fronte a un’ottima performance, corretta nei toni, con un timbro vocale non troppo distante da quello di Locuratolo, ma capace di esaltare l’aggressività del personaggio. Una piccola sorpresa, per quella che, a parer mio, è la prestazione più convincente dell’intero ridoppiaggio.
Venusia è doppiata nuovamente da Rosalinda Galli. La già citata clip non le rende giustizia, poiché prende in considerazione un passaggio in cui l’attrice è costretta a urlare a squarciagola facendo emergere alcune pecche interpretative. Nel prosieguo dell’episodio, però, la sua voce riconferma la freschezza dei tempi andati facendo a tratti riemergere la Venusia “classica”. Promossa.
Mizar. La voce non è più quella caratteristica di Fabrizio Mazzotta con la sua “erre” moscia, ma quella della giovane Valeria Vidali. Una classica performance senza infamia né lode, che sminuisce un personaggio comunque minore e dunque non inficia particolarmente la resa dell’insieme.
Rigel. Nel Doppiaggio Storico il personaggio era gratificato da una gigantesca performance a opera del grandissimo Armando Bandini. E purtroppo i peggiori timori sono stati superati dalla realtà. Il nuovo doppiatore, Oliviero Dinelli, è un attore molto capace, ma probabilmente non c’entra nulla con Rigel: la sua recitazione risulta eccessivamente caricaturale, rendendo irritante una figura da sempre simpatica e caratteristica. Bocciato senza alcuna riserva.
Hidargos. Nella versione storica tre erano le voci del comandante di Vega, qui sostituito da Vittorio Di Prima, ottimo attore molto caro a d/visual, che gli ha anche affidato il Generale Nero in Maizinkaiser e Ikima nello strepitoso doppiaggio della nuova serie di Jeeg Robot. Una voce forse un po’ troppo “importante” per il personaggio, comunque soddisfacente nell’esito.
Dottor Procton. Ora come allora c’è sempre Elio Zamuto dietro il leggio. La voce con gli anni si è “ingrossata” più che invecchiata, ma essendo il personaggio maturo, l’esito è ancora soddisfacente, pur non possedendo la freschezza degli esordi.
Dulcis in fundo Actarus. Quella di Romano Malaspina (doppiatore storico) più che una voce è un simbolo, adorata dai fans che hanno spinto la d/visual a ingaggiare nuovamente l’attore che più di ogni altro “è” Actarus. Bene ricordare che Malaspina aveva nuovamente doppiato il personaggio nel 1998, in occasione dell’uscita vhs dei film cross-over per Dynamic Italia, con esiti soddisfacenti.
Apparentemente i presupposti per il ridoppiaggio di Actarus c’erano tutti, è stato dunque sorprendente (nel senso peggiore del termine) constatare come la performance dell’attore sia a dir poco imbarazzante! La voce è ormai troppo anziana per il personaggio, ma soprattutto il tono è completamente fuori registro, inutilmente enfatico dove non serve e impacciato nelle scene romantiche, che diventano pertanto ridicole (ascoltare per credere la celebre sequenza in cui Actarus suona la chitarra sotto la luna disperandosi perché non vuole tornare a pilotare Goldrake). Anche le scene di combattimento funzionano fino a un certo punto, la voce è ancora grintosa, ma nel “chiamare” le armi si avverte la preoccupazione che le corde vocali non reggano e dunque il tono è poco enfatico e trattenuto.
Massimo rispetto per un professionista come Malaspina, ma in tutta onestà è impossibile celare i difetti di questa prestazione…
In definitiva un’edizione con alti e bassi, a parer mio frutto di troppi compromessi, che dunque riverbera solo in parte quell’effetto nostalgia ferito dalla mancanza del Doppiaggio Storico. Il responso finale ora passa al pubblico degli appassionati e agli acquirenti.