Anche se in alcuni film, in particolare in quelli degli ultimi vent'anni con Timothy Dalton, 007 può sembrare la parodia di se stesso esiste un intero genere parodistico che prende spunto non solo dalle gesta del personaggio creato da Ian Fleming, ma anche dalle figure di agenti segreti creati dalla letteratura alla Le Carrè...
Va detto che già negli anni Sessanta il successo rocambolesco dei film di James Bond scatenò subito la fervida immaginazione degli umoristi di tutto il mondo che diedero vita a una serie di divertenti parodie. Caso esemplare è quello di Lando Buzzanca nei panni dell'agente James Tont con la sua Cinqucento subacquea nei due film Operazione U.N.O e Operazione D.U.E. Anche altri due attori siciliani Franco Franchi e Ciccio Ingrassia scimmiottarono Bond e il suo mondo nella divertente pellicola Le spie che vennero dal semifreddo, così come fece Totò in Totò d'Arabia in cui il principe della risata aveva in mente anche il Peter O'Toole del film di David Lean Lawrence D'Arabia. Per non parlare della coppia Raimondo Vianello e Walter Chiari che replicando la celebre scena del laser di Goldfinger in un film ad episodi intitolato I maniaci di Lucio Fulci, lasciano che il povero Bond sia 'scomposto' in due agenti 003 e mezzo.
Ma gli agenti segreti pasticcioni non sono protagonisti solo di parodie. Peter Sellers con il suo ispettore Clouseau diede vita a uno strano poliziotto dai poteri investigativi sovranazionali impegnato in alcuni stralunati travestimenti, così come recentemente Leslie Nielsen (dopo avere saccheggiato ampiamente Bond nei tre film dela serie La pallottola spuntata) è stato un improbabile 007 in Spia e lascia spiare dove aveva il ruolo dell'agente della CIA Sex de Fer.
Negli anni Settanta, poi, la BBC aveva creato una serie andata in onda sulla Rai intitolata La vita segretissima di Edgar Briggs in cui un agente segreto totalmente idiota, ma fortunatissimo, metteva spesso nei guai i servizi segreti russi.
Quella che rimane, invece, probabilmente la più assurda e sconclusionata parodia dei film di Bond è Casino Royale peraltro tratto liberamente da un romanzo di Ian Fleming in cui un cast di attori straordinario diede vita a una pellicola psichedelica in cui tutti si fanno chiamare James Bond 007 per confondere le acque e dove David Niven (erano stati proprio l'attore inglese e Cary Grant le prime scelte per il ruolo che fu poi di Sean Connery) soffre d'amore per la sua Mata Hari. Nel film erano presenti Jean Paul Belmondo, John Houston, Orson Welles e l'ex bond girl Ursula Andress. Nel doppio ruolo di Bond e del suo nemico Woody Allen dove la sigla 007 sta per la misura della cassa toracica e in cui un giovanissimo Allen inventa una bomba nucleare che uccide tutti gli uomini più alti di un metro e sessanta e lascia intatte cose e persone, soprattutto le donne con cui vorrebbe fidanzarsi...
L'ultimo clone bondiano è il Mike Myers della serie Austin Powers che ha raggiunto il suo terzo film. Un continuo omaggio a Bond e alla sua fascinazione che ha visto i cameo di Steven Spielberg e di attori come Kevin Spacey, Tom Cruise e la partecipazione di interpreti come Michael Caine e Michael York. Per non parlare delle donne come Elizabeth Hurley,
Heather Graham e l'ultima Beyonce Knowles cantante delle Destiny's child.
Da notare che il fascino di Bond va ben oltre l'etnicità e le razze: dopo la Cleopatra Jones della blaxploitation anni Settanta, nei cinema è presente Jackie Chan con il suo Lo Smoking al fianco di Jennifer Love Hewitt: storia dell'autista di un agente segreto di successo, che diventa come il suo datore di lavoro dopo avere indossato uno smoking cibernetico. Della serie: è proprio lo smoking (o tuxedo come viene chiamato in inglese) a fare la spia...