posted: 06.03.2001 @ 00:03 |
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X-Men Special Report: X-Director
X-Director
Parla Bryan Singer, da scettico a fan irriducibile
'Mi sono immerso nella storia della serie a fumetti,' dice il regista Bryan Singer. 'Ho letto tutti gli arretrati e i profili dei personaggi che ho potuto trovare, ed ho visto una settantina di episodi del cartone animato Tv. La mia vita è diventata intrisa del mondo degli X-Men. In tutto questo processo, ho cercato quegli elementi che più di altri mi stimolassero da un punto di vista emotivo e testuale. Il tutto si è concentrato quindi sui personaggi e sulla loro filosofia. Quello che mi ha davvero eccitato è che i loro poteri speciali esistono nel nostro mondo ‘reale’. Per questo ho acconsentito a girare il film, deciso a rendere la storia il più credibile e reale possibile.'
Quante X ci sono in questa foto? |
Più Singer approfondiva la mitologia degli X-Men, più scopriva il nucleo dei personaggi. 'Sono tutti dei super-eroi riluttanti,' dice. 'Ognuno dei loro fantastici poteri speciali si accompagna ad una fragilità, un difetto, una debolezza. Xavier ha dei poteri telepatici incredibili, eppure è paralizzato su una sedia a rotelle. Rogue, capace di assorbire l'energia vitale di qualunque persona con la quale venga a contatto, ha di fronte a sé una vita priva di intimità: non potrà mai tenersi per mano con il fidanzato, fare l'amore, tenere un bambino in braccio...'
La realizzazione di X-Men è stata un'impresa davvero difficile: riuscire, da un lato, a soddisfare gli irriducibili fan dei fumetti e, dall'altro, a catturare una nuova generazione di ammiratori.
Si è trattato di un delicato esercizio di equilibrismo. 'Ha messo anima e corpo nel tentativo di raccontare una storia che piacesse ai fan storici,' dice il produttore, 'tuttavia, proprio perché lui stesso non ne faceva parte, ha saputo fare di X-Men un film che emozionasse qualunque tipo di pubblico.'
Mutazione in corso... |
'Volevo rispettare la storia di X-Men per i fan,' continua Singer. 'Ho insistito inoltre per creare una storia che fosse interessante, divertente e provocatoria anche per il grande pubblico. L'ho definito ‘il progettare l'evoluzione dell'evoluzione'. Abbiamo infatti ambientato il film sullo sfondo degli albori degli X-Men, quando Logan e Rogue si uniscono per la prima volta al gruppo. Questo è servito per costruire le premesse necessarie a presentare i personaggi a chi non li conosce. Poi, quando la narrazione prende corpo, vengono introdotti quegli elementi che i fan più irriducibili già conoscono ed amano.'
L'incredibile successo al box office, con un incasso di quasi 160 milioni di dollari, conferma la bontà degli sforzi fatti dalla produzione per creare una trasposizione cinematografica adatta al mito che X-Men rappresenta per milioni di fan nel mondo.
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