Negli anni Sessanta Louis Malle si rifigiò a Calcutta per contestazione nei confronti del cinema francese. Qui girò moltissimo materiale sull'India, da cui realizzò i due documentari Calcutta e L'india fantasma.
Calcutta, capitale del Bengala, sviluppatasi sotto la dominazione britannica attorno ad un forte militare, è, nel 1970, una metropoli di tre milioni di abitanti, destinati ad arravare negli anni successivi a venti milioni, soprattutto se continuerà l'incessante flusso di immigrati. Incapace di fornire lavoro e cibo sufficienti per tutti, la città è un immenso formicaio in cui, a fronte di una privilegia minoranza borghese, erede degli usi e costumi dei dominatori, in condizioni di estrema indigenza, gli "altri" convivono con la miseria - le "bidonvilles", i ricoveri per gli affamati, i ghetti per i lebbrosi - ma anche con i loro riti. |
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