Milano nera

 Sì, Milano Nera esiste anche se quasi nessuno lo ha visto.
 Distribuito all'epoca della sua realizzazione solo per pochissimi giorni a Milano, Milano Nera, il crudo film inchiesta firmato da Gian Rocco e Pino Serpi, alla cui sceneggiatura partecipò Pier Paolo Pasolini, sembrava fosse completamente scomparso dalla circolazione.
 Milano Nera è il film che rappresenta l'anello mancante del cinema poliziesco italiano. Un'opera drammatica, cruda e amara oltre che di grande importanza storica e cinematografica che torna a essere finalmente visibile e disponibile dopo decenni di immeritato oblio.

 Fine anni ’50, Milano si ricostruisce. È tutta grattacieli, fabbriche, neon, juke-box, macerie e... Adriano Celentano. Una notte di capodanno, in un turbinare di motociclette e macchine rubate, una banda di ragazzi fa passare un brutto quarto d'ora ad una coppietta, sorpresa a far l'amore in macchina. Rubano i gioielli che addobbano la madonnina di una chiesa di campagna e li regalano a una barbona di passaggio. Rapiscono tre signore impellicciate e le costringono a un'orgia spaccona e ubriaca. Caricano in macchina un omosessuale di passaggio, per spogliarlo e picchiarlo. Infine, uno di loro muore, colpito da un proiettile involontariamente sparato dal fratellino del capo banda.