La figlia maggiore di Mussolini, Edda, e il rampollo di una nobile famiglia livornese, Galeazzo Ciano, figlio di Costanzo, eroe della grande guerra e fascista della prima ora, si sposano a Roma il 24 aprile del 1930. Inizia così una storia d’amore che troverà ampio spazio sulle riviste dell’epoca, nei rotocalchi, nei servizi dei cinegiornali. Edda ha appena 18 anni, il giovane Ciano 26. Approfittando con abilità della parentela, Galeazzo riesce a fare una folgorante carriera: console nel 1931; sottosegretario alla stampa e propaganda dal 1934; infine ministro degli esteri, a soli 33 anni. Le immagini che accompagnano la storia di una famiglia così particolare alternano episodi di vita privata - i giovani fidanzati nel giardino di Villa Torlonia, la nascita del figlio Fabrizio – alle vicende della grande storia: l’Africa, la Spagna, l’alleanza con la Germania nazista (che Ciano non amava), fino alla guerra e alla caduta del fascismo, quando Galeazzo votò contro il suocero, in quella fatidica seduta del Gran Consiglio del luglio ’43, l’ordine del giorno che ne provocava la caduta. Il finale di questa storia è a tinte fosche, nel clima cupo di Salò: il processo di Verona, la condanna dei gerarchi “traditori” e infine la morte di Galeazzo, fucilato la mattina dell’11 gennaio del 1944, appena quarantenne. |
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