Un popolo privilegiato, capace di viaggiare nell'eternità. Così gli Etruschi immaginavano se stessi. La morte era solo un passaggio verso un'altra esistenza piena e gioiosa. La tomba era una casa. Sulle sue pareti, la vita reale nelle sue manifestazioni più luminose: la musica, la bellezza degli arredi, il fasto dei gioielli. Nelle pitture e nelle sculture sepolcrali, gli Etruschi continuano a celebrare i riti della vita, innalzando coppe e cospargendosi di profumi. Questo filmato ci guida sulle strade di questo mondo perduto e misterioso. L'eternità fu una chimera per gli Etruschi. Sovrastati da Roma, che ne raccolse l’eredità, ma ne spense per sempre la memoria, Tarquinia, Cerveteri, Populonia, Veio affondarono nell'oblio. Archeologi, storici, linguisti, studiosi d’arte oggi scrivono le pagine sempre più ricche e informate di questo popolo industrioso e sognatore fu un tassello fondamentale per la costruzione dell’identità europea. |
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