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Kevin Schwantz il Mito |
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Uscito il
19 Marzo 2003
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Scheda tecnica agg. al
16.02.2003
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Titolo fuori catalogo
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Kevin Schwantz è uno dei pochi campioni ad aver lasciato il segno nel cuore degli appassionati di motociclismo.
Nato in Texas nel 1964, mostrò subito un talento innato per la moto e iniziò a correre nel trial, nel dirt-track e nel supercross; ma sono le gare in pista che lo rendono famoso. La grinta, la fame di vittoria, la sua sintesi di genio e sregolatezza lo rendono un pilota estremamente spettacolare, ma spesso incline all'errore.
Kevin si fa notare da Barry Sheene nella prima metà degli anni '80 in una corsa molto particolare, il Transatlantic Trophy, una sfida tra piloti americani ed europei. Arriva così al mondiale, deciso ad imporre il suo stile fatto di frenate ritardatissime, curve percorse in derapata su una o su entrambe le gomme e accelerazioni furibonde. La suzuki n. 34 è destinata a diventare un simbolo per gli appassionati di tutto il mondo. Il 1988 per Schwantz inizia con la vittoria sul circuito di Suzuka e l'anno successivo esplode la Schwantz-mania. I due in pista con Rainey, Gardner, Lawson e Doohan diventano uno dei motivi di maggior successo del motomondiale, così come le folli acrobazie e le danze sulle pedane che Kevin improvvisa ad ogni vittoria.
Ma sono anni difficili, con una moto inferiore alla concorrenza, che solo nel 1993 gli permetterà di lottare per il titolo iridato. La sfida e entusiasmante: Schwantz vince a ripetizione, ma a Donington, una terribile caduta innescata da Doohan rimette in gioco Rainey. Il sogno sembra ancora svanire, ma la sorte sarà crudele con il californiano. Schwantz vince il titolo, ma perde il suo più caro amico e più grande rivale. Nella testa di Kevin scatta qualcosa ed il fuoriclasse texano non riesce più a ritrovare lo smalto di un tempo; l'annuncio, tra le lacrime, del ritiro rimane un momento tra i più toccanti in tutta la storia del motociclismo. Quel giorno un mito finisce e nasce la leggenda: la Dorna ritira il n. 34 e il motomondiale non sarà più lo stesso.
Questo eccezionale documento filmato ripercorre tutta la carriera di Schwantz, con le immagini spettacolari dei suoi trionfi ed i sorpassi che lo hanno reso celebre... Grazie Kevin! |
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