E’ il racconto di Guglielmo Sciacca, vecchio custode di un teatro milanese, soprannominato “Dammatrà” perchè con la sua pazienza, negli anni, ha dato sempre ascolto ai problemi, alle vite e alle storie, di chi è passato dal “suo” teatro: attori, costumisti, comparse. Dal palco di questo teatro, circondato da pochi oggetti, un baule, un tavolino, due sedie, una vecchia poltrona e mille presenza invisibili, Dammatrà ripercorre la sua vita, trascorsa dietro le quinte, tra le messe in scena dell’Otello, di Romeo e Giulietta, di Falstaff, e di molte altre. |
|